Dopo il sopralluogo di qualche giorno fa, “ove era evidente la presenza dei cinghiali e le relative vie di fuga verso la città grazie alle recinzioni divelte in più punti dello stesso”, il Movimento 5 Stelle di Bari ha continuato a indagare sulla vicenda.

Per rafforzare – scrivono – la nostra tesi relativa alla necessità di ripristinare con urgenza i tratti di recinzione mancanti, grazie all’intervento operativo dei nostri attivisti*, sabato 25 Febbraio veniva posizionata nei pressi delle recinzioni mancanti, una foto-trappola con sensori di rilevamento e infrarossi”.

Come è possibile visionare dalle immagini”, proseguono, “domenica 26 Febbraio, alle ore 2:00, i sensori del dispositivo rilevavano qualcosa e lo stesso iniziava a scattare ben 44 foto relative al passaggio di un branco di cinghiali (apparentemente 3 femmine e 2 cuccioli). In tempi brevi, ed alla faccia della burocrazia, abbiamo dunque conferma delle nostre tesi”.

Ora”, concludono, “prima che Comune di Bari e Regione Puglia spendano altri soldi pubblici per inutili monitoraggi (12.000,00 euro spesi!), chiediamo in primo luogo che gli stessi si impegnino nel chiudere i varchi aperti del parco e successivamente programmino degli interventi a tutela dell’ecosistema esistente del Parco Lama Balice”.