“Questa è l’ennesima dimostrazione che la nostra regione non è solo zona di passaggio di criminali ma sta diventando sempre più zona stanziale per soggetti pericolosi”. È il commento di Rossano Sasso, Coordinatore Regionale Noi con Salvini, dopo la notizia del barese, originario dell’Albania, trovato in possesso di video e immagini che inneggiavano l’Isis.

“Non è possibile – spiega Sasso – pensare che un individuo che ha predicato la morte dei cristiani sul web e ha inneggiato alla presa di Roma, facendosi fotografare con armi in pugno, non sia stato sbattuto in galera”.

All”uomo, infatti, è stata applicata la sorveglianza speciale ed l’obbligo di dimora nel comune di residenza oltre al divieto di utilizzare Internet e un processo di rieducazione e di de-radicalizzazione da attuare con una guida religiosa musulmana.

“A questo punto – prosegue Sasso – qualsiasi aspirante terrorista o reclutatore  potrà dormire sonni tranquilli, perché tanto seppur di “elevata pericolosità sociale” (come recita la stessa ordinanza del giudice) una volta beccati dovranno al massimo firmare in questura, e non utilizzare internet”.

“Carcere duro, in isolamento e pene severe per chi vorrebbe massacrarci, ampliamento dell’organico degli investigatori e capillare opera di prevenzione – ecco cosa ci vorrebbe secondo Sasso – anzichè usare il pugno di ferro, facciamo il solletico ai terroristi o al massimo danziamo con dei gessetti colorati”.