Bistrattato, trascurato, quasi insultato. Il consiglio nazionale dell’economia e del lavoro è stato in questi mesi il punto meno discusso della famigerata riforma costituzionale. Per molti è la parte della riforma su cui siamo quasi tutti d’accordo per diminuire costi e burocrazia. Ma è davvero così?

Il professor Nicola Costantino, ex rettore del Politecnico di Bari, vuole sfatare questo mito: “Secondo Cottarelli, con l’abolizione del Cnel risparmieremo solo 3 milioni di euro l’anno – attacca il professore – probabilmente è stato gestito male, ma abrogare il Cnel sarebbe come ammettere che il lavoro non è più una priorità della Repubblica italiana”.