Brutte notizie per i giornalai di Bari, ma forse anche per i giornalisti, seppure indirettamente e seppure la categoria navighi in pessime acque ormai da tempo immemorabile. Nei giorni scorsi, infatti, sembra che le edicole della città abbiano ricevuto dall’amministrazione pubblica la richiesta di produrre alcuni documenti legati all’attività, richiesta che per essere esaudita, comporta un certo esborso di denaro. Per capire come stanno le cose, il consigliere comunale di opposizione Filippo Melchiorre è andato a parlare con alcuni di loro. Il risultato è la nota che leggete qui di seguito.

“Nel mese di settembre, i giornalai baresi hanno ricevuto una nota dalla ripartizione patrimonio del Comune nella quale vengono richieste planimetrie di progetto, planimetrie di rilievo, relazioni descrittive, stralci aerofotogrammetrici e tanti altri documenti previsti dal regolamento comunale approvato dal consiglio comunale nel luglio del 2016 parzialmente modificato, dice testualmente la nota, con successivo provvedimento del 29/08/2013, sbagliando pure la data”.

“C’è malcontento tra gli operatori del settore che abbiamo incontrato, sono scoraggiati e qualcuno sta anche pensando addirittura di chiudere i battenti. Per produrre tale documentazione è infatti necessaria la consulenza professionale di tecnici, ingegneri o architetti, con un esborso di danaro che, in questo momento di crisi, gli edicolanti non possono permettersi. È necessario scongiurare la crisi anche di questo settore. La presenza degli edicolanti nei quartieri è un vero e proprio presidio di legalità. La loro chiusura, inoltre, provocherebbe danni alla vendita dei giornali e quindi al mondo delle editoria”.

“Chiediamo al Sindaco interventi urgenti per salvare un’intera categoria di lavoratori, magari mettendo a loro disposizione dei tecnici comunali per redigere tutti gli atti necessari previsti dalla legge”.