Su proposta del sindaco Antonio Decaro, nel corso dell’ultima seduta, la giunta comunale ha approvato il Dossier Strategico del Comune di Bari relativo al Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 – “PON metro”. In esso si delinea la Strategia di sviluppo urbano sostenibile della Città di Bari, in linea con gli indirizzi del Programma approvato a Bruxelles e condivisi con l’Agenzia per la coesione territoriale in qualità di Autorità di gestione (AdG).

Il PON metro 2014-2020, adottato dalla Commissione europea  nel luglio del 2015, conta su una dotazione finanziaria pari a oltre 892 milioni di euro, 588 dei quali di risorse comunitarie – 446 a valere sul Fondo di Sviluppo Regionale (FESR) e 142 sul Fondo Sociale Europeo (FSE) – cui si aggiungono 304 milioni di cofinanziamento nazionale. Ben 14 le città metropolitane italiane interessate: Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo. Fra queste, le città capoluogo costituiranno le cosiddette Autorità Urbane (AU) e assumeranno il ruolo di Organismo intermedio (OI). In particolare il Programma ha affidato alla Città di Bari la gestione di circa 90 milioni di euro di risorse finanziarie, di cui 86 milioni immediatamente disponibili e i restanti come “riserva di premialità” al raggiungimento degli obiettivi di spesa fissati al 2018. Il Dossier Strategico prevede una strategia basata su 4 azioni integrate, più una quinta azione trasversale di assistenza tecnica all’Organismo intermedio.

Soddisfatto dal risultato ottenuto, il sindaco Antonio Decaro ha voluto dire la sua sull’approvazione dell’importante delibera che: “traghetterà il Comune di Bari e la sua Città metropolitana dentro i grandi scenari dell’Agenda Urbana Europea che mette le aree metropolitane al centro delle grandi sfide del prossimo decennio: il clima, la mobilità, la coesione sociale, l’innovazione, il lavoro”. Il primo cittadino ha poi posto l’accento sugli obiettivi futuri della sua amministrazione: “Bari, come le altre città d’Italia con cui stiamo collaborando da mesi, è chiamata ad una sfida importante: amministrare efficacemente le risorse assegnate in qualità di Organismo Intermedio raggiungendo  gli obiettivi di spesa prefissati e contestualmente coinvolgendo in questo percorso di sviluppo tutti i partner economici e sociali che vorranno contribuire alla definizione delle singole azioni/interventi e all’attuazione del Programma. Nel dettaglio i fondi del Pon Metro ci permetteranno di investire sul trasporto pubblico urbano, acquistando circa 50 nuovi autobus ecologici e realizzando un piano per la mobilità sostenibile che prevede nuove piste ciclabili, corsie preferenziali per gli autobus e 2 nuovi parcheggi di scambio. Abbiamo individuato i fondi per l’Agenzia della Casa e strumenti di sostegno all’abitare per rinnovare il patrimonio ERP, riqualificheremo la Manifattura dei Tabacchi e rafforzeremo gli strumenti di welfare e di politica attiva del lavoro. Una importante parte dei finanziamenti invece saranno investiti sull’agenda digitale e la dotazione di sensori e dispositivi di telecontrollo per una gestione più efficiente del territorio, nei settori della mobilità e dei rifiuti sul modello della Smart City”.

Nei prossimi giorni prenderà avvio il percorso di concertazione con il partenariato economico-sociale, per la redazione del Piano Operativo che identificherà risorse, tempi e modalità di attuazione, dettagliando i singoli interventi che compongono le 4 azioni integrate, qui sotto indicate:

 

  1. Mobilità Sostenibile

In attuazione di quanto definito dalla Città di Bari nel proprio Piano d’azione per l’energia sostenibile (PAES), l’azione mira a ridurre il consumo della CO2 della città con interventi in materia di Mobilità sostenibile e di efficientamento del Trasporto pubblico locale. L’azione si focalizza sull’implementazione di una rete di Trasporto pubblico locale (TPL) in grado di garantire l’interoperabilità/intermodalità tra gli spostamenti extra-urbani e quelli in città, il potenziamento della rete ciclabile intraurbana ed extraurbana, il ridisegno delle aree pedonali, il rafforzamento dei parcheggi di scambio e dei servizi di condivisione, una fruibilità più diffusa nell’accesso alla mobilità ferroviaria.

2.  Agenda Digitale e Bari urban service Hub (BUSH)

L’azione intende sviluppare una piattaforma innovativa, il Bari urban service HUB (BUSH), in grado di erogare, nell’ambito metropolitano, servizi dematerializzati destinati a cittadini e imprese e strumenti di supporto per la pianificazione e il controllo urbano, assicurando l’interoperabilità tra i sistemi informativi attivi e l’interconessione della rete degli oggetti intelligenti presenti nell’ambiente urbano (Internet of things – IOT). In ambito energetico sarà possibile centralizzare i dati relativi al consumo di acqua ed energia provenienti da edifici e gestire la pubblica illuminazione adottando strategie di efficientamento energetico,  sostituendo gli attuali punti luce con sistemi smart e ad alta efficienza. Per il presidio del territorio e la salvaguardia verranno sviluppati strumenti per il monitoraggio e controllo sulla base dei dati provenienti dai sistemi di videosorveglianza e sensoristica distribuiti in città. In ambito culturale, grazie alla dislocazione di paline intelligenti e la creazione di percorsi turistici interattivi, sarà possibile incentivare l’offerta turistica. Per la mobilità, grazie all’utilizzo di parcometri intelligenti,  sistemi di e-ticketing per la sosta tariffata, i permessi e il trasporto pubblico, ad una gestione centralizzata della rete dei semafori intelligenti e un efficace sistema di city logistics, sarà possibile ottimizzare il traffico urbano sulla base delle informazioni provenienti in tempo reale dai sistemi di monitoraggio. Colonnine di ricarica di veicoli elettrici a due e quattro ruote e integrate con la smart-grid incentiveranno la mobilità elettrica. Nell’ambito della raccolta dei rifiuti, l’utilizzo di sistemi di tracciamento permetterà una innovativa gestione delle raccolte stradali e un potenziamento del modello porta a porta con sistemi RFID ubicati sui contenitori e i mezzi.

3.  Riattivazione urbana e Innovazione sociale

L’azione insiste sul tema della riattivazione urbana, culturale e sociale delle aree semiperiferiche e periferiche, con il duplice obiettivo di realizzare interventi di ricucitura urbana e riqualificazione sociale. In particolare, partendo dal quartiere bersaglio “Libertà”, ci si propone di riconvertire e/o recuperare alcune strutture strategiche attualmente in abbandono o sottoutilizzate, tra le quali l’ex Manifattura dei Tabacchi, sviluppando funzioni di rango urbano e metropolitano che possano rappresentare un’opportunità per le giovani imprese attive nel settore del commercio, dei servizi, delle filiere dell’innovazione sociale e culturale, attivando percorsi partecipativi sui territori che coinvolgano le trame associative e del terzo settore. In continuità con gli investimenti già avviati sul Job Centre Porta Futuro 1 e sull’Incubatore di Impresa Porta Futuro 2, ci si propone inoltre di rafforzare le misure di empowerment e di attivazione al lavoro dei soggetti vulnerabili e in quest’ottica saranno realizzare esperienze di riuso di immobili e spazi finalizzati all’accelerazione civica e all’attivazione sociale delle comunità. L’azione si orienta al consolidamento di un ecosistema territoriale collaborativo composto da formazione, matching, professionalizzazione, creazione di impresa e networking, da realizzarsi in rete con le agenzie educative, la scuola, le università, il terzo settore, le associazioni e le imprese del territorio.

4.  Welfare mix integrato e Agenzia della Casa

Coerentemente con quanto previsto dalla Legge Regionale n. 3/2016 (Reddito di Dignità), l’azione mira al rafforzamento della presa in carico dei nuclei familiari in difficoltà, garantendo un approccio di risposta globale al bisogno, attraverso la promozione di un set di servizi abitativi, di welfare di accesso e di qualificazione e attivazione che possano attenuare gli effetti prodotti dalla povertà e incrementare il diritto alla cittadinanza. Sul versante delle politiche abitative si intende focalizzare l’intervento sul funzionamento della Agenzia della Casa che possa garantire una risposta più efficiente al tema dell’abitare, promuovere iniziative pilota di co-housing sociale, favorire esperienze di recupero e manutenzione del patrimonio pubblico attraverso pratiche di auto-costruzione e laboratori cantiere e sostenere una maggiore integrazione tra le esigenze abitative, sociali e lavorative dei beneficiari. L’azione individua contestualmente, come punto qualificante della propria strategia, lo sviluppo di nuovi modelli di welfare mix rivolti alle fasce deboli e tesi a sperimentare forme di impresa sociale comunitaria e di prossimità (es. empori sociali, distretti di economia solidale ecc.), anche attraverso la riconversione degli ex mercati rionali da ridefinire nella mission e nella vocazione attraverso i soggetti del terzo settore e delle reti dell’associazionismo.