Lungi da noi rovinare la meravigliosa atmosfera di entusiasmo messa in scena dai tre big del PD pugliese. Uno spettacolo di baci, abbracci, momenti di sincera commozione, pacche sulle spalle reciproche e congratulazioni per gli “ottimi” lavori svolti che hanno ricordato a baresi, pugliesi ed italiani quanto siamo fortunati a vivere in un Paese così all’avanguardia, con servizi efficienti e con tante opportunità per giovani, imprese e cittadini tutti. Meraviglioso, semplicemente noi, non ce n’eravamo accorti.

Il tour delle meraviglie del fior fiore del PD è partito in pompa magna con l’inaugurazione di un ponte di 700 mt per costruire il quale ci sono voluti“solo” 6 anni con costi che a detta dei bene informati rischiano di raddoppiare. Applausi a scena aperta.

La visita è poi proseguita presso la nostra meravigliosa Fiera del Levante, anzi ex-nostra meravigliosa Fiera del Levante dal momento che l’amministrazione Decaro l’ha appena venduta ai privati di un’altra regione. Da qui è partita la Fiera, sì ma non la Fiera del Levante, la Fiera del “voi non ve ne siete accorti ma noi sì”. E’ partito Decaro, in piena campagna “voglio visibilità” in vista della sua candidatura alla presidenza dell’ANCI, che ha ricordato ai baresi come finalmente, forse, le morti della Fibronit potranno avere giustizia attuando quegli interventi che erano stati promessi già solo 7 anni fa anche da Emiliano in campagna elettorale. I baresi il parco non lo hanno mai visto ma non facciamo i grillini, Decaro dice che questa è “la volta buona”.

Dopodiché il sindaco è uscito di scena cedendo il palcoscenico all’ex sindaco Michele Emiliano, anche lui tutto impomatato per sfruttare la vetrina nazionale utile alla scalata interna al PD, che ha voluto dimostrare sia al suo predecessore che ai presenti come non ci si possa certo improvvisare nell’arte di sparare “fuochi d’artificio mediatici”, dopotutto non si diventa presidenti di Regione per caso. E così i pugliesi hanno scoperto che la sanità in Puglia va che è una meraviglia: “alcuni turisti ci hanno fatto i complimenti per il nostro sistema sanitario” ha detto il presidentone aggiungendo che noi pugliesi possiamo contare su strutture ospedaliere avanzate che hanno sostituito i vecchi ospedali, salvo poi, parlando dell’Ilva, ricordare che però i pugliesi devono andare fuori per curarsi. Ha parlato poi del TAP accusando il Governo di non aver coinvolto la Regione, peccato, aggiungiamo noi, che il Presidente della Regione fosse stato allertato dal nostro gruppo ampiamente per tempo, già dal dicembre 2015. Purtroppo in quella occasione ha fatto finta di nulla e ha preferito ignorarci evidentemente perché l’interesse di bloccare il TAP non c’è mai stato. Abbiamo scoperto che in Puglia sono state attuate “innumerevoli” azioni in favore delle imprese, e anche queste pur essendo consiglieri regionali, devono esserci sfuggite così come avevamo compreso male l’obiettivo di creare una agenzia sui rifiuti che a detta di Emiliano “porrà fine finalmente alle difficoltà dei comuni”, e noi che credevamo che l’agenzia servisse ad Emiliano per evitare il commissariamento e scaricare le responsabilità di una patata bollente come quella della gestione dei rifiuti. È stata poi la volta dell’ILVA, Emiliano, premettendo mestamente al presidente del Consiglio che non trattava di “nessun ambientalismo irrispettoso delle decisioni del Governo” (ci mancherebbe che cosa ci importa dell’ambiente!?),  ha rilanciato la sua grande idea di decarbonizzare sfruttando il gas che proviene dal TAP: una idea che non solo non libererà la nostra regione dalla schiavitù delle fonti fossili ma che continuerà a renderla dipendente dall’estero quando l’obiettivo da perseguire dovrebbe essere l’indipendenza energetica utilizzando le fonti alternative di cui possiamo disporre in abbondanza in Puglia.

Ha concluso il presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha superato i predecessori in abilità: il presidente di #Enricostaisereno “non eletto da nessuno” dopo aver parlato di come questo Governo stia facendo crescere l’Italia, nonostante i dati recentemente diffusi dall’Istat sulla disoccupazione dimostrino l’esatto contrario (+7%), ha detto chiaramente agli astanti che, non solo “ci sarebbe da discutere sul fatto che la Puglia sia la regione più bella del mondo” ma che di chiudere l’Ilva non ci pensa proprio. Tutto ciò naturalmente seguito dagli applausi scroscianti della frangia di pubblico ed autorità filoPD presenti in sala, pugliesi inclusi. Buona Fiera a tutti.