“Tralasciando per un attimo che la norma regionale affida in via esclusiva al servizio stampa (di Giunta e Consiglio) i rapporti con gli organi di informazione e l’esplicazione dei servizi giornalistici, resta comunque invalicabile il dato che per far lavorare giornalisti in Regione (ed il portare Puglia Salute ne fa ovviamente parte) occorre assumerli attraverso un bando”. Firmato, il servizio stampa regionale. Che cosa è successo?

Una mail interna inviata per errore dall’ufficio della Regione a tutte le testate sta creando grande imbarazzo nei palazzi dell’Ente e ha fatto saltare sulla sedia il Movimento 5Stelle, oltre che molti giornalisti. Oggetto del contendere, il Portale Salute che veicola l’informazione sanitaria istituzionale.

In risposta a una nota del 26 luglio firmata dal direttore del Dipartimento della Salulte Giovanni Gorgoni e dal dirigente della sezione Vito Bavaro, cosa dice in sostanza questa lettera? Scrive, tra le altre cose, la responsabile del servizio stampa: “Apparendo volutamente ignorata la differenza fondamentale tra comunicazione e informazione (e le norme che le regolano), risulterebbe a dir poco bizzarro e superficiale l’iter che ha poi condotto alla creazione di una vera e propria redazione giornalistica all’interno del Portale Puglia Salute. A nostro parere con profili di illegittimità, che potrebbero aprire la strada a contenziosi legali ed a vertenze di lavoro con conseguente danno erariale”.

E ancora: “La Puglia riconosce pienamente, alla normativa che regola la stampa, anche il Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico. Cosa, ad esempio, che non fanno le ASL che, non avendo recepito il Contratto Nazionale, non lo applicano, assumendo con incarichi dirigenziali propri della P.A. Ed ecco perché, non è possibile semplicemente “importare” da una ASL una dirigente – anche se ha svolto funzioni giornalistiche”. Ce n’è abbastanza per scatenare un putiferio e ipotizzare ferri corti tra i colleghi dell’servizio stampa regionale, Gorgoni, e gli addetti al Portale Salute, motivo per cui abbiamo sentito la portavoce di Emiliano Elena Laterza, che sta preparando una nota ufficiale.

«La aziende sanitarie hanno tutte i loro canali di informazione e comunicazione – ci ha detto – la tendenza a razionalizzare tutta la comunicazione in un unico portale ha portato alla creazione, senza ulteriori costi, di una redazione diffusa, dove ognuna delle reciproche responsabilità fa convergere i contenuti nell’unico portale, il Portale Salute appunto. Il vantaggio per il cittadino è di avere tutte le informazioni in unico sito, senza aver dovuto assumere altro personale perché già in organico alle singole Asl. Tutto fatto in ossequio alle procedure».

«Il capo ufficio stampa della Regione – ha sottolineato la portavoce di Emiliano – in quella lettera sollevava il dubbio: siamo sicuri che questa cosa non leda le prerogative dei giornalisti, piuttosto che le procedure legate alla legge 150 sulla stampa? Si tratta solo di un tassello di un carteggio di una istruttoria interna, proprio per avere tutti i punti di visita e arrivare a capire qual è la gestione ottimale che consente la massima efficienza del servizio, ma anche la maggiore razionalizzazione dei costi».

Diversa l’interpretazione dei consiglieri regionali del Movimento 5Stelle: «Qualora queste denunce dovessero essere confermate – hanno dichiarato – si configurerebbe una situazione di gravità inaudita: una amministrazione regionale che per prima non osserva le leggi quale esempio può dare ai cittadini? Una amministrazione regionale che rischia di far pagare agli stessi cittadini, già abbastanza tartassati, le spese di eventuali contenziosi legali causati dalle solite scelte autoritarie di “qualcuno” che probabilmente, al rispetto delle regole, ha preferito assegnare la poltrona alla conoscente di turno. Pretendiamo pertanto immediati chiarimenti sia dal Direttore Gorgoni che dal Presidente Emiliano».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i Conservatori e Riformisti:«Non vogliamo entrare nel merito della vertenza che vede contrapposti il Servizio Stampa della Giunta Regionale ed il “mega direttore” alla Sanità Giovanni Gorgoni. Non vogliamo farlo per rispetto di chi lavora e perché dopo aver letto la durissima nota interna – che per errore è arrivata anche a “esterni” – ci aspettiamo che il presidente Emiliano informi il Consiglio regionale ora che è stato puntualmente e correttamente informato di ciò che accade nell’ambito della comunicazione e informazione istituzionale del portale Puglia salute. Da sempre consideriamo il comportamento (recidivo) di Gorgoni poco consono a quella che si chiama “gestione della cosa pubblica”, specie quando si parla di Sanità. Il suo modo di gestire e di organizzare quello che, ribadiamo, è un dipartimento pubblico, non ci è mai piaciuto: Gorgoni non è il padre padrone della Sanità pugliese, anche perché non lo consideriamo capace di esserlo. Detto questo, potremmo dire che a darci ragione sono anche i giornalisti che lavorano per presidente e giunta regionale. Non lo facciamo, ma come loro pretendiamo chiarimenti, specie se i soldi pubblici vengono gestiti in maniera “illegittima” così come viene denunciato».