Purghe ai dissenzienti e irregolarità negli atti. E ancora sconcerto e incredulità per chi avrebbe dovuto garantire equilibrio, imparzialità e trasparenza e invece tenta di risolvere beghe interne al suo partito con comportamenti inqualificabili. Lo dicono in coro la consigliera comunale Irma Melini e Fabiana Mercurio, consigliera al Municipio I. Il riferimento è quanto messo in atto dalla presidente del municipio, Micaela Paparella nel corso dell’ultimo consiglio.

“Assenza di democrazia, assenza di regolarità, assenza di trasparenza: questo è il primo municipio di Bari con ben 120 mila abitanti – commenta Irma Melini, fisicamente presente durante il Consiglio municipale tenutosi in queste ore -. Procederò a informare e a interrogare gli organi preposti al controllo amministrativo e contabile, ma anche politico. Credo che il sindaco di Bari, Antonio Decaro, si debba seriamente preoccupare dei gravi atti posti in essere dalla Presidenza del Municipio e dalla sua maggioranza”.

“In 16 anni di politica – continua Melini – non ho mai visto forzare la votazione su un punto il cui proponente ne abbia chiesto ufficialmente il ritiro. L’ordine del giorno aveva ad oggetto la richiesta di spostamento di commissione dalla Affari generali alla Welfare del collega municipale De Francesco, anche affine alla maggioranza. La presidente Paparella però, con la sua maggioranza, nonostante il consigliere De Francesco si sia battuto in aula per ritirare il punto in quanto sono cambiate le condizioni alla base della richiesta, è andata contro la volontà del collega, votando a favore dello spostamento. De Francesco paga così la colpa di aver sfiduciato l’ex presidente Battista. Una specie di purga utile a punire il dissenziente e a spostare, perché diversamente non avrebbero potuto, due altri consiglieri necessari a reggere le sorti dello sventurato Battista, che cerca di rimettersi a capo della commissione a colpi di pareri alquanto discutibili della Direttrice”.

“È questa la politica del Pd a firma Paparella? Il più grande municipio di Bari potrebbe essere chiuso per l’inutilità dell’attività che svolge – conclude Melini -. La Paparella ha convocato un Consiglio urgente senza nessuna urgenza e violando ben due regolamenti. Mi auguro che sindaco e segretario generale intervengano, riportando il rispetto per la rappresentanza, quindi per le istituzioni, e per la regolarità dei provvedimenti”.

Dello stesso tenore l’intervento di Fabiana Mercurio. “Il Consiglio di oggi è da ritenersi nullo per vizio di forma e di sostanza – dice -. Sono sconcertata per il comportamento della presidente Paparella, che prima di risolvere le beghe interne al suo Pd, avrebbe dovuto garantire equilibrio, imparzialità e trasparenza per ogni atto del consiglio municipale. Abbiamo chiesto ufficialmente, con i colleghi, l’annullamento della seduta di oggi e, per questo, abbiamo scritto anche al sindaco della città e al segretario generale, nonché alla Prefetta, oltre che alle commissioni comunali competenti . Gravissimo aver votato contro la volontà di De Francesco per il suo spostamento nella commissione Welfare, solo perché scomodo nella commissione permanente Affari generali, in cui non più tardi di qualche giorno fa aveva proposto la sfiducia del fallimentare presidente Nicola Battista”.

“La presidente Paparella è colpevole di aver convocato senza alcuna urgenza il consiglio di oggi solo unicamente per permettere ai suoi adepti di diventare nuovi componenti della commissione permanente Affari generali – accusa Mercurio -, così da riequilibrare i numeri della maggioranza di centrosinistra e sostenere Battista presidente. Ritengo grave che gli accordi politici a singhiozzo della maggioranza debbano essere legittimati con atti viziati, per forme e sostanza, di un intero Municipio. Auspico che sia la buona occasione per il sindaco, ma soprattutto, il segretario generale, di riportare la regolarità all’interno del Municipio”.