Mentre il procuratore aggiunto di Trani, Francesco Giannella annuncia di non escludere il guasto tecnico ma di battere la pista dell’errore umano, seppure ancora nessuno sia stato iscritto nel registro degli indagati, l’indagato principale rimane il binario unico.

Proprio sull’ormai famigerato binario unico spunta un’interrogazione parlamentare, promossa tre anni fa e indirizzata all’allora ministro delle Infrastrutture Lupi, durante il governo Letta. Al ministro Lupi fu chiesto quali fossero le sorti di 180 milioni di euro, fondi europei stanziati per ammodernare la tratta che va da Bari a Barletta, passando per il tratto in cui è avvenuta la tragedia di ieri. All’interrogazione non rispose lui, come non rispose il suo successore, Delrio, sotto il governo Renzi, fino allo scadere della prima tranche dei fondi, il 31 dicembre 2015.

A renderlo noto è il deputato del Movimento 5 Stelle, Giuseppe D’Ambrosio, in un video degli attivisti di Andria, pubblicato sui social. “C’è una nuova scadenza – spiega il deputato – entro la fine di questo mese dovrebbero essere rendicontati i lavori. Ma i lavori non sono ancora ultimati. Altri ritardi, altre burocrazie, altri sprechi e le conseguenze di questa cattiva amministrazione, purtroppo, e lo diciamo con dolore, oggi sono sotto gli occhi di tutti”.

“Insomma soldi c’erano – continua D’Ambrosio – E pure il progetto. Quella che è mancata è la volontà politica. La volontà politica di spenderli, quei fondi europei e mettere fine al rischio elevatissimo che noi del M5S abbiamo più volte denunciato. E che oggi, purtroppo, è costato la vita a tantissime persone”.