Qualcosa è successo. Non si sa bene perché, ma lentamente e inesorabilmente le delibere e gli atti di dirigenti e assessori comunali si sono riempiti di errori, strafalcioni giuridici e via dicendo, al punto che in aula, spesso, le discussioni si perdono sulla forma e non sui contenuti, con i conseguenti inevitabili ritardi nel governo della città. Ecco perché il presidente del consiglio comunale Pasquale Di Rella, presa carta e penna, ha scritto al sindaco Antonio Decaro, al direttore generale e ai consiglieri.

Abbiamo chiamato Di Rella a telefono e, a suo dire, i dirigenti del Comune sono tutte persone di grande competenza e conclamata esperienza. Dunque, non si capisce come mai, da un po’ di tempo a questa parte, stiano commettendo così tanti errori, a volte anche clamorosi, come nel caso di dirigente che, a mezzo mail, ha chiesto il ritiro di una proposta di deliberazione avanzata da un collega, cosa non ammessa e contraria a ogni logica.

Perché allora la macchina amministrativa si è inceppata? Si è forse rotto qualcosa nel rapporto di fiducia tra assessori e dirigenti? Difficile dirlo, il presidente di certo non si sbilancia, ma è chiaro che qualcosa si è perso per strada, non si spiegherebbe altrimenti come mai, per esempio, in aula arrivino delibere prive dei relativi documenti o, addirittura, con documentazione del tutto inutile.

«C’è un deficit di attenzione che va recuperato “a monte” – ha detto tra le alte cose Di Rella – non perché il presidente del consiglio non ha voglia, “a valle”, di intervenire, ma perché in questo modo si possono recuperare dei mesi di lavoro, e anche nella macchina amministrativa il tempo è denaro».