L’opposizione non ammette ignoranza. Le dichiarazoni di Pasquale Di Rella, presidente del Consiglio comunale barese, sui grossolani errori sostanziali di cui sono infarcite le delibere portate alla discussione della massima assise cittadina, hanno avuto un effetto a catena.

Di Rella non ha potuto sbottonarsi troppo, comprensibilmente per via del suo ruolo istituzionale. Dai banchi della minoranza, però, non esistono vincoli e quindi la questione viene sollevata senza parlando pane al pane e vino al vino. A buttare una gran quantità di benzina sul fuoco delle polemiche è il consigliere di Impegno civile per Bari, Mimmo Di Paola.

L’ingegnere plaude all’intervento del presidente del Consiglio comunale, così come allo stesso modo sottolinea la preparazione dei dirigenti comunali, attualmente sotto accusa proprio a causa delle dichiarazioni di Pasquale Di Rella. Ciò che proprio non può essere accettato – a sentire Di Paola – è il silenzio su Davide Pellegrino, direttore generale del Comune di Bari.

“Ho rilevato più volte in Consiglio comunale e attraverso interventi sulla stampa – spiega Di Paola – la carenza grave di efficienza della macchina amministrativa del Comune di bari, che parte dalla non conoscenza del contenzioso, che poi si trasformano in debiti fuori bilacio. I casi sono tanti, non ultima la delibera sulla gestione dello stadio San Nicola”. Non una sterile polemica politica”. 

“Non la buttiamo in politica come ha fatto il sindaco – incalza il consigliere di Impegno civile per Bari -. Le questioni politiche vanno sperate dal funzionamento della macchina amministrativa, che è carente nella nostra città. I funzionari comunali sono tutti sottoposti a concorsi, esami, verifiche, tranne uno, che dovrebbe essere quel filtro che reclama Di Rella. Parlo del direttore generale. Lo vediamo poco, anche nell’esito di queste pratiche. Dovrebbe essere il capo della macchina amministrativa. A lui spetta il compito di fare da filtro con le opportune verifiche delle delibere, per evitare che si trasformino nei flop che poi abbiamo avuto”.