«In che senso non è andata bene per il PD? Vuole dire per il centrosinistra». Vito Antonacci, sindaco uscente, ha una visione propria di come sono andate le cose alle elezioni amministrative di Adelfia. Il Partito Democratico, in città, ha preso la metà dei voti della lista civica a sostegno del candidato avversario Giuseppe Cosola, e meno anche del Movimento 5Stelle, ma tant’è: «Se poi questa chiacchierata deve essere contro il PD deve chiamare il segretario, perché io non rappresento il partito».

Sindaco parleremo di tutto. Iniziamo dal risultato del centrosinistra, Ferrante era forse un candidato troppo debole?
«No, guardi, non sono disponibile, deve chiamare i responsabili politici del partito, che analisi vuole che faccia io, pensavo avremmo parlato a carattere generale o più in particolare del mio ruolo».

A proposito del suo ruolo, quale futuro l’attende alla luce del risultato? E quanto possono aver pesato sul voto i contrasti con i renziani?
«Che c’entrano i renziani? Dove sono i renziani, ad Adelfia il partito è coeso, è unito, contrasti non ce ne sono mai stati, siamo un partito dove le correnti nazionali qui non ci sono. Il PD ha generato una serie di liste civiche che hanno dato il proprio contributo alla battaglia, ma non hanno davvero nulla da diversificare all’interno della propria struttura».

A questo punto, il risultato raggiunto da Cosola a cosa è dovuto?
«Questo primo turno premia il candidato Cosola in modo marcato, ma questo non potrà e non dovrà significare una resa del centrosinistra. Auspico che Franco Ferrante, persona dignitosissima, possa da subito mettersi al lavoro, per spiegare fino all’ultimo giorno le ragioni del suo progetto politico, che ha molte bontà e molta carica innovativa. Il primo turno ha questo esito, dal quale bisognerà ripartire e sono certo che Ferrante è già al lavoro per ribaltare il risultato. Non sarà il primo né l’ultimo caso di ribaltamento».

Il distacco è abbastanza marcato, per usare le sue stesse parole…
«C’è una pluriframmentazione del voto, c’erano cinque candidati sindaci, il ballottaggio è una partita a se’, la sa bene Ferrante e lo sa bene Cosola, ricordo casi di distacchi ben più eclatanti».

Cos’altro può aver pesato sul risultato secondo lei?
«C’è un drenaggio del voto dal centrosinistra verso questa frammentazione che ha penalizzato il centrosinistra al primo turno, poi, in un momento di debolezza sociale, di confusione, di aspettative che vanno sapute alimentare, Cosola sicuramente ha saputo incarnare queste necessità. Poi, come si dice, è la somma che fa il totale, vedremo come andrà a finire».

E lei invece? A partire da oggi, non da domani…
«Io faccio il sindaco fino all’ultimo giorno, ha ancora un paio di iniziative importanti da portare a termine in questi 15 giorni che riguardano il futuro della città. Poi tornerò alla passione politica lontana dalla gestione a tutti i costi o dal palazzo a tutti i costi, altrimenti mi sarei ricandidato, come per altro mi era stato chiesto. Tornerò alla mia professione».

Il suo futuro nel partito?
«Sono al lavoro nel partito regionale e nazionale per cercare di far prevalere un punto di vista dialettico, convinto come sono che occorre riguadagnare rapidamente un terreno di confronto autentico, vero, con la vocazione popolare che il nostro partito ha, con il popolo ecco, resistere ai venti che a volte attraversano i momenti deboli della società, spostando consensi al di là dei contenuti».

Tornando al voto, l’alternanza è proprio l’esercizio di democrazia. Può aver influito anche questo sul voto?
«Non ho questa percezione, peraltro non essendo candidato nemmeno al consiglio comunale. Io penso che si tratti di due progetti politici contrapposti che hanno raccontato di se’ e anche del percorso di ciascuno. Poi, se ci sono anche degli elementi di scarsa chiarezza di comunicazione del lavoro compiuto dall’amministrazione uscente, questo è anche assai scontato. Abbiamo governato nel momento più di crisi che la Repubblica ha attraversato dal dopo guerra. Quando si governa in momenti così complessi, e infatti siamo al ballottaggio un po’ ovunque, con inevitabili marcate sofferenze, molte risposte sono legate ad aspettative anche spicciole, legate all’ordinario, se c’è un elemento che ha inciso rispetto al percorso che va concludendosi può anche essere, però ritengo che non sia questo».