Ignazio Zullo
Il consigliere Ignazio Zullo

Anche il referendum contro le trivelle in mare strumentalizzato per polemizzare col Presidente del Consiglio, al solo scopo di aumentare la propria visibilità a livello nazionale. Il consigliere regionale Ignazio Zullo attacca Michele Emiliano e lo fa con un lungo post sulla sua pagina facebook poco dopo la chiusura dei seggi, a bocce ferme come scrive lui: «Parlo ora, ad urne chiuse, liberandomi dallo sforzo che mi ha trattenuto in questi giorni per non turbare e creare contraccolpi alla campagna elettorale per il SI».

«Insopportabile, sgarbata, scorretta ed arrogante  – scrive Zullo – tutta la campagna elettorale per il referendum condotta dal governatore Emiliano tanto da giungere al disgusto. Il referendum è stato strumentalmente utilizzato per regolare i suoi conti con Renzi e con il Partito Democratico quando, invece, era e doveva restare come l’esito di una battaglia di uomini e donne libere della Puglia di tutti gli schieramenti e partiti politici o addirittura distanti da essi e di un Consiglio Regionale che dal 2010 ha tenuto alta l’attenzione sulle trivelle in mare insieme alle Associazioni No-Triv».

Lo dice senza mezzi termini il consigliere di opposizione, la consultazione referendaria trasformata in una questione personale: «Uomini e donne di Puglia cui non interessava delle beghe dei partiti e tantomeno del PD, non interessava di Emiliano e di Renzi. A loro interessava il nostro mare relegato ad un ruolo subalterno in una campagna elettorale che ha privilegiato l’ambizione sfrenata di carrierismo politico di un governatore che non ha avuto nemmeno il buongusto di considerare che i fondi per il referendum in Puglia sono stati reperiti con la libera adesione della quasi totalità dei consiglieri regionali facenti parte di tutti i gruppi presenti in Consiglio».

«Ora Emiliano la smetta di scimmiottare con Renzi – l’appello di Zullo – è l’unico Presidente di Regione che, pur di conquistare la scena da primo della classe, svolge questa parte in un teatrino della politica avvilente e deprimente. È ora che Emiliano si dedichi alla Puglia, una Regione bloccata ad aspettare che chi si è fatto eleggere per governarla capisca finalmente che il suo dovere è nel risolvere i problemi della Puglia, in verità tanti e tanto gravi che si traducono in pesante tassazione, e non stare perennemente in TV in contrasto con Renzi – conclude – incurante della nostra Costituzione che chiama le Regioni ad un patto di leale collaborazione con lo Stato».