Integrazione funzionale tra 118 e Pronto Soccorso. Questa, in estrema sintesi, la proposta di Legge regionale presentata dai consiglieri del Movimento 5Stelle anche alla luce del contestatissimo Piano di Riordino Ospedaliero voluto dal Governatore Michele Emiliano.

Il modello di riferimento a cui hanno guardato i 5Stelle è quello della Toscana, dove il sistema prevede una centrale di coordinamento per ogni milione e mezzo di abitanti, da cui deriva che la Puglia potrebbe scendere da 5 a e sole centrali. La chiusura del Punti di Primo intervento, col solo presidio delle ambulanze medicalizzate, permetterebbe di recuperare quasi 500 medici e oltre 300 infermieri nonché risorse finanziarie di cui c’è sempre carenza.

Alla proposta i pentastellati sono arrivati dopo una serie di confronti con i professionisti dell’emergenza-urgenza, dunque non si tratta di una “semplice” pensata politica. Dovesse essere accolta, la proposta prevede il coordinamento unico degli interventi di soccorso tramite centrale operativa nonché la condivisione di procedure omogenee e uniformi di risposta alla fase di allarme, nella organizzazione delle operazioni di soccorso e trasporto sanitario e nelle fasi di trasferimento in continuità di soccorso per patologie tempo-differenti. Tradotto, significa razionalizzare, condividendo, personale, mezzi e risorse finanziare.