«Siamo in presenza di un piano di riordino inaccettabile, un piano che non è stato condiviso né con il consiglio, né con il territorio, né con i professionisti che lavorano nelle strutture sanitarie. Un piano basato non sulla domanda di salute del territorio, ma su meri dati economici e finanziari». Parole forti e decise, arrivano dal Movimento 5Stelle che stamattina ha chiamato a raccolta e manifestato davanti al Policlinico di Bari proprio mentre il Governatore della Puglia Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento della Salute regionale Giovanni Gorgoni incontravano i sindaci, le parti sociali e le direzioni generali delle Asl pugliesi per discutere la bozza di Piano di riordino ospedaliero.

«Un piano di riordino – proseguono i pentastellati – che avrebbe dovuto costruire una visione futura del sistema e che di conseguenza si sarebbe dovuto basare sulle potenzialità dei plessi e non, come è accaduto, sulle attuali condizioni delle strutture viziate a monte da una malagestione della sanità pugliese. Un piano che alle chiusure di ospedali non contrappone un adeguato potenziamento della rete di emergenza e urgenza sui territori. Ancora una volta – concludono i grillini – avevamo offerto il nostro contributo al Governo Emiliano che invece ha risposto ancora una volta con un gesto di violenza politica che purtroppo mette a rischio la salute di centinaia di migliaia di pugliesi».

Fuori la protesta, dentro, nell’aula magna del Policlinico, l’incontro di Emiliano e Gorgoni con le controparti anche se, denunciavano giorni fa i consiglieri di centrodestra Marmo e Caroppo, la bozza è già stata depositata al Ministero della Salute il 4 gennaio.

«Il Ministero ci chiede di diminuire il numero delle strutture ospedaliere e di fare una conversione in strutture di natura diverse, soprattutto territoriale – ha detto Emiliano – questa conversione viene rappresentata spesso ed erroneamente come chiusura degli ospedali. Stiamo costruendo dei nuovi ospedali, quattro modernissime strutture, investendo molti soldi. Il compito che abbiamo di fronte, oltre che costituire strutture e prendere le grandi decisioni, è quello di aiutare la giunta regionale in questo compito».

«Fuori da questo contesto – ha chiarito Emiliano – non interessa nulla. Non c’è campagna elettorale, partito politico, interesse aziendale che possa condizionarmi. Questa è una bella occasione per liberarsi dai luoghi comuni che descrivono la sanità come un mondo irriformabile, dove il peso della spesa pubblica è talmente forte da impedire alla politica di riformarlo. Per esperienza di vita e istituzionale, passare dal dire al fare non è scontato».

Emiliano ha sottolineato come i numeri siano chiari: «La maggioranza dei cittadini pugliesi sceglie dieci, al massimo undici ospedali dove curarsi. Ce ne sono altri invece dove la gente non ci va se non per fare cose che normalmente si dovrebbero fare in strutture del territorio, non ospedaliere. In situazioni difficili non è affatto detto che l’ospedale più vicino sia il migliore».

«In questa scelta difficile – ha ribadito Emiliano rivolgendosi alla platea – vi ho chiamato in aiuto per ottenere il vostro punto di vista. Oggi lo ascolteremo e ne prenderemo accuratamente nota. Dobbiamo essere consapevoli che la bozza finale del Piano è un documento maturo ma non è una decisione chiusa. Sarà la giunta regionale, come ho già detto, tenendo conto di quello che direte oggi, a prendere una decisione. E comunque – ha aggiunto – il piano di riordino non è come una sentenza passata in giudicato, è a sua volta suscettibile di aggiustamenti. Oggi abbiamo costituito un’assemblea della sanità pugliese che considero importante per il futuro del mio mandato e della sanità».

Il Presidente si è soffermato anche sulla criticità più grande che attanaglia gli ospedali, e cioè la carenza del personale: «Il personale è quasi sempre insufficiente – ha detto – Il nostro obiettivo è quindi quello di equilibrarne la presenza. Prendere il personale laddove potrebbe non servire e concentrarlo negli ospedali dove certamente è più utile. Meglio dire le cose chiaramente. Il nostro problema è riallocare il personale in modo adeguato».

Alla fine delle 4 ore di confronto Emiliano ha annunciato che da questo momento comincia una permanente riunione di giunta che terminerà lunedì con l’approvazione della delibera sul Piano di riordino.