Se da un lato c’è la voglia di ripartire da zero, come ha sottolineato Gianrico Carofiglio, dall’altro è necessario fare chiarezza su quanto successo alla Fondazione Petruzzelli, magari chiedendo a Emiliano e Schittulli di dire la loro in merito. “I giorni passano ma non abbiamo ancora ricevuto risposta alle nostre domande e il timore che qualcuno stia cercando di defilarsi dallo scandalo Petruzzelli aumenta, e allora torniamo a porre la questione in modo ancora più chiaro: cosa sa e quali sono le responsabilità di Michele Emiliano sulla vicenda Petruzzelli?”. Questa la domanda del deputato barese M5S Giuseppe Brescia e dei portavoce pentastellati regionali e del comune di Bari, che nel pomeriggio hanno lanciato sui social l’hashtag #EmilianoOraCanta. Il riferimento è al fatto che Emiliano, all’epoca sindaco di Bari, fosse Presidente della Fondazione quando Vito Longo ottenne l’incarico e che lo stesso Longo fosse il marito della sua ex capo gabinetto . “L’attuale presidente della Regione non può continuare ad eludere le domande – incalza il deputato pentastellato – spieghi in quali rapporti era con Longo, cosa sapeva delle pratiche poco trasparenti nella gestione del direttore amministrativo e soprattutto se c’è qualcosa o qualcuno che andrebbe denunciato lo faccia adesso.” E prosegue tirando in causa anche Francesco Schittulli all’epoca presidente della Provincia: “Le stesse domande le poniamo al suo neoconsigliere alla sanità Schittulli. Davvero entrambi non sapevano cosa accadeva nella Fondazione o cosa facevano persone che occupavano posizioni amministrative tanto importanti? Si tratta di incapacità gestionale, di poca trasparenza o cosa?”
Il deputato pentastellato prosegue bacchettando Gianrico Carofiglio che ad oggi starebbe dimostrando “poca onestà intellettuale” prendendosi meriti che sarebbero da suddividere con tanti altri soggetti che collaborano alle indagini dal 2013: “Seppurriconoscendo anche i suoi meriti, lo scandalo che è oggi scoppiato sugli appalti del Petruzzelli è frutto di un lavoro al quale hanno partecipato numerosi soggetti che avevano un unico obiettivo: riportare onestà e trasparenza all’interno del Politeama barese. Se questo riconoscimento è mancato da parte di Carofiglio, lo facciamo noi per lui ringraziando prima di tutto gli inquirenti, le forze dell’ordine che hanno indagato e  i cittadini e operatori del settore che hanno avuto il coraggio di denunciare. E non riteniamo giusto dimenticare – prosegue Brescia – come oggi purtroppo si sta facendo, anche i meriti di coloro che per primi hanno raccolto ed ascoltato quanti hanno avuto il coraggio di denunciare, prima di tutto i portavoce del Movimento 5 Stelle: personalmente dei problemi del Petruzzelli me ne occupo da due anni e continuerò a farlo perchè gli scandali non sono certo finiti qui, ho collaborato con lo stesso Carofiglio e con Biscardi portandogli informazioni quando all’epoca ignoravano completamente quanto stesse accadendo sotto i loro occhi, proprio a fine dicembre ho incontrato, su sua stessa richiesta, il legale incaricato da Carofiglio che sta seguendo il caso per portargli le informazioni in nostro possesso. Non solo – conclude il deputato membro della Commissione Cultura – grazie al lavoro dei nostri consiglieri comunali M5S Mangano e Colella siamo riusciti ad ottenere una serie di informazioni che poi sono servite a tutti per comporre il puzzle. Lo stesso hanno fatto i nostri consiglieri regionali Bozzetti, Di Bari e Laricchia, per non parlare del preziosissimo lavoro dei nostri attivisti.”