Alla vigilia della seduta del Consiglio regionale, il Movimento 5 Stelle attacca frontalmente il presidente Emiliano, sul campo del Reddito di dignità.

Che le uniche azioni degne di nota di questo Governo in questa legislatura siano battaglie portate avanti dal M5S è chiaro a tutti: referendum trivellazioni, impugnazione de “La buona scuola”, Tavolo multidisciplinare sulla Xylella nonchè questo “Reddito di dignità” che tenta di scopiazzare il nostro Reddito di cittadinanza. Ma se proprio deve seguirci lo faccia con proposte davvero di buon senso per i cittadini per le quali voteremmo a favore con gran piacere, a differenza di quanto fa questa maggioranza che anche oggi ha bocciato ad occhi chiusi tutte le nostre proposte” così gli otto consiglieri M5S rispondono al presidente Michele Emiliano che oggi si è presentato in consiglio con una proposta di emendamento giudicata “pericolosa per la sua genericità” dal gruppo M5S.

Il riferimento è ad un emendamento alla legge di assestamento di Bilancio (approvata dalla stessa maggioranza appena una settimana fa) per dare 5 milioni di euro in un generico “Fondo globale per il finanziamento di Leggi regionali di spesa corrente in corso di adozione” con la “promessa verbale” che verranno poi utilizzati per il reddito di dignità.

Ma stiamo scherzando? – commentano i pentastellati – Stiamo votando provvedimenti seri. Non bastava aver annunciato per tre volte il reddito di dignità ad oggi inesistente o uno schema di legge che per dare 100 euro al mese ai poveri pugliesi arriva ad attingere anche da fondi per disabili e prevede senza certezze aumento del gettito dalla tassa automobilistica regionale. Esattamente come Renzi che per dare 80 euro agli italiani ha istituito l’Imu agricola. Oggi si è chiesto al Consiglio di votare un provvedimento “sulla fiducia”. Per questo abbiamo deciso di astenerci: nessuno può assicurarci che questi fondi saranno poi effettivamente destinati ad un reddito per le famiglie pugliesi e che non andranno a sostenere qualche altra ‘legge regionale in corso di adozione’.”

In seguito alla decisione di astenersi Emiliano ha attaccato verbalmente i consiglieri M5S che replicano così: Vergognoso strumentalizzare il dramma della povertà per attaccare le altre forze politiche o per la propria scalata all’interno del partito.”