Il mese scorso era stato nella sede del “suo” PD, oggi il giro delle tre chiese di Antonio Decaro fa tappa in viale Kennedy, quartier generale di Realtà Italia. Poi sarà la volta del faccia a faccia con Sel. Il sindaco di Bari incontra gli alleati slide alla mano per illustrare lo stato di attuazione del programma. Il presidente del partito, Giacomo Olivieri, ha accolto Decaro con qualche pacca sulle spalle, ma anche con risparmiando alcuni metaforici ceffoni. Bene l’assessore alle Culture, Silvio Maselli, il migliore della Giunta. Male, molto male il collega all’Ambiente, Pietro Petruzzelli, incapace di incidere sotto ogni punto di vista. Sono loro il migliore e il peggiore secondo Realtà Italia, che nel governo cittadino è rappresentata dal vicesindaco, Vincenzo Brandi. All’incontro ci sono il sindaco col suo computer da una parte; i consiglieri comunali, municipali e simpatizzanti del partito con a capo Olivieri dall’altra. L’ex presidente della Multiservizi proprio sulla gestione delle municipalizzate non è d’accordo con Decaro. Il sindaco punta sui dipendenti comunali apolitici. Olivieri, invece, alla guida delle partecipate manager con le palle, anche se non immacolati dal punto di vista dell’appartenenza politica. E mentre il sindaco illustra i cantieri (San Girolamo, via Sparano, via Argiro), le iniziative in termini di social housing e tutte le altre belle cose fatte fin qui; dall’altro lato del tavolo chiedono di dare ai proprietari dei terreni al di la di parco Perotti la possibilità di costruire, seppure con le indispensabili limitazioni che consentano di non ripetere gli errori del passato. Rispetto per l’ambiente, ma anche evitare altri possibili contenziosi. C’è poi la questione sicurezza, in picchiata e non solo per il livello scarsissimo di quella percepita. Le telecamere non funzionano e quelle previste bei bandi non sono quelle di ultima generazione. Senza un cambio di rotta il problema – spiega Olivieri – non si risolverà mai. Il messaggio è chiaro: siamo alleati, ma ciò non significa dover rispondere a prescindere, sì padrone. Del resto Realtà Italia non ha mai smesso di rivendicare le proprie visioni della città.