«Grazie alla risposta tempestiva del Direttore Generale della Asl Taranto, il dott. Stefano Rossi, siamo entrati in possesso del verbale del 2 ottobre scorso, dal quale pare risultare che quanto denunciato dai 5Stelle a proposito del nuovo Servizio di Telecardiologia del Policlinico di Bari a tutte le Procure della Repubblica e a tutte le Autorità amministrative corrisponda al vero: il sistema non funziona e non potrà farlo adeguatamente per un po’». Parola di Antonella Laricchia, portavoce e consigliere regionale del Movimento 5Stelle, che ha diffuso una nota alla stampa.

Dunque, sullo scandalo Telecardiologia, non arretra di un millimetro l’impegno dei grillini. Mentre il nuovo sistema pubblico Helis gestito dal Policlinico, di cui vi abbiamo reso conto pubblicando i retroscena degli interessi privati di Daniele Amoruso e numerosi altri personaggi coinvolti, continua ad avere seri problemi, i rappresentati grillini continuano a chiedere spiegazioni alla politica e ai vari dirigenti. Questo il testo della nota diffusa oggi dalla Laricchia.

«Il verbale redatto dall’Ing. Bavaro della Regione, che ha predisposto dei specifici test sul territorio della Provincia di Taranto e che ha deciso di non fornirmelo nonostante ne avessi fatto esplicita richiesta anche a lui, accerta e dichiara in modo inequivocabile che il territorio pugliese è al 99% fornito di copertura EDGE (connettività a banda stretta) e all’1% fornito di copertura HSPA, cioè a banda larga».

Cosa significa questo? Significa che la centrale di Telecardiologia del Policlinico di Bari non potrà mai garantire 12.000 elettrocardiogrammi al mese con refertazione perché i tablet, peraltro destinati ad altro scopo, di cui oggi è dotato il Servizio 118 non interagiscono come dovrebbero con la centrale in quanto, si legge nella relazione, questa “modalità di interazione applicativa web mal si presta ad essere fruita tramite reti mobili in condizioni di banda stretta».

Quello che è stato accertato su Taranto era già stato espresso nella riunione tecnica del 18 febbraio 2015 che riguardava l’intero territorio pugliese: «A questo punto – prosegue la Laricchia – appare evidente che la riunione di verifica che il Presidente Emiliano ha svolto il 30 settembre u.s., a poche ore dallo ‘start’ del nuovo servizio di Telecardiologia del Policlinico di Bari con i direttori generali delle Asl, del Policlinico, dei responsabili del 118 non abbia affatto tenuto conto del verbale del 18 febbraio 2015. Il tutto è confermato dalla relazione del 5 ottobre scorso, di InnovaPuglia, quale struttura tecnica della Regione Puglia, che, conclude, dichiarando che ‘la possibilità di migliorare la copertura dell’attuale rete utilizzando sempre le tecnologie cellulari non è molto realistica’ in quanto ‘la copertura geografica complessiva è già molto elevata, ossia pari al 99% del territorio in copertura EDGE mentre un miglioramento in termini di velocità (maggiore superificie coperta in HSPA e/o LTE invece due EDGE) dipende dall’offerta degli operatori che tendono tutti ad offrire le reti più performanti nelle stesse aree geografiche più remunerative dal punto di vista commerciale. È possibile ipotizzare l’utilizzo di tecnologie diverse dalla rete cellulare cosa che però richiederebbe un approfondito studio tecnico’».

«Ci chiediamo a questo punto come i responsabili del progetto di Telecardiologia del Policlinico – afferma Laricchia – così come tutti i direttori del 118, escluso il dott. Balzanelli, abbiano potuto affermare che il sistema funzionava? È inoltre noto che il dott. Pomo il 30 settembre 2015 alle ore 21.30 circa ha comunicato all’appaltatore privato che avrebbe dovuto cessare il servizio alla mezzanotte successiva, “la prosecuzione dell’attività limitatamente alla Provincia di Taranto e sino al 15 di ottobre 2015».

Parrebbe che il Presidente Emiliano abbia dato l’ok a questa prosecuzione affinché le strutture tecniche regionali risolvessero le problematiche di connettività in modo tale da avere la centrale di Telecardiologia del Policlinico di Bari l’intero controllo del territorio.

“Ma in tutta questa vicenda – conclude Laricchia – della popolazione pugliese interessa qualcosa a qualcuno?”