Si sono insediate oggi le 7 commissioni permanenti del Consiglio regionale della Puglia. Quattro commissioni sono state affidate alla presidenza del Partito Democratico (Fabiano Amati al Bilancio, Giuseppe Romano alla Sanità, Donato Pentassuglia alle Attività produttive e Filippo Caracciolo all’Ambiente), una presidenza a Noi a Sinistra (Giuseppe Lonigro agli Affari generali), una a La Puglia con Emiliano (Alfonsino Pisicchio a Cultura) ed una a Oltre con Fitto (Saverio Congedo agli Affari istituzionali).

Nessuna presidenza è stata affidata invece al Movimento 5 Stelle che commenta gli affidamenti attraverso una nota stampa. “La buona notizia è che il M5S ha già portato a casa un primo bel risultato in termini di rispetto del regolamento. L’Ufficio di presidenza, infatti, aveva ceduto ad alcune pressioni delle forze del centrodestra che non si erano accordate tra loro per la suddivisione in Commissioni ed avevano preferito la strada della deroga al Regolamento portando arbitrariamente il numero dei commissari a 14. Abbiamo infatti ottenuto di riportare il numero massimo di Commissari per Commissioni a 12“.

Sulle nomine invece i pentastellati commentano così. “La cattiva notizia è che destra e sinistra hanno scelto di dare alla Puglia un Presidente della Commissione Bilancio condannato per tentato abuso di ufficio, un Presidente della Commissione Agricoltura, Industria e Turismo indagato nel processo “Ambiente svenduto” e come segretario in ben due Commissioni un indagato per peculato. Ci chiediamo come tutto ciò sia possibile e come i partiti intendano giustificare queste scelte agli occhi dei cittadini. Al Movimento 5 Stelle poteva essere assegnata la Presidenza della VII Commissione invece il centrosinistra è andato in soccorso di Congedo del centrodestra assicurando al “fittiano” la poltrona della Presidenza, nel rispetto di un patto che evidentemente vedeva in gioco questa carica in un unico pacchetto insieme alle due in Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale“.

Da circa un mese il Movimento 5 Stelle aveva infatti chiesto al leader della maggioranza Michele Emiliano, in risposta alle sue ripetute “avances” mediatiche, dei ruoli di garanzia per il M5S ed in particolare: un ruolo in Ufficio di Presidenza e le presidenze delle Commissioni Ambiente e Bilancio: “Agli slogan mediatici – chiudono gli otto consiglieri M5S – Emiliano non ha fatto seguire i fatti anzi il suo partito ha dimostrato ancora una volta di preferire fare accordi con il centrodestra. Avevamo chiesto un ruolo in Ufficio di Presidenza e le presidenze delle Commissioni Ambiente e Bilancio, non ci hanno dato nulla di tutto ciò evidentemente intimoriti dalla possibilità di lasciare incarichi di controllo ad una forza politica onesta e trasparente come il M5S. Alla fine dei giochi a noi, restano appena tre vicepresidenze (Casili in quinta commissione, Bozzetti e Di Bari rispettivamente nella sesta e settima) che centro sinistra e centro destra si affrettano a far apparire come una grande concessione al Movimento 5 Stelle ma che in verità non sono neanche la metà di quello che sarebbe spettato alla prima forza di opposizione. Questo è il rispetto che i partiti nutrono per la volontà elettorale dei cittadini“.