C’è anche Donato Pentassuglia, consigliere regionale del Partito Democratico ed ex assessore alla sanità della Regione Puglia, tra i 44 rinviati a giudizio nell’inchiesta sull’Ilva di Taranto ed il M5S ne approfitta per una considerazione a tutto tondo che diffonde attraverso una nota stampa.

“Il PD in regione Puglia è composto da consiglieri indagati, condannati e rinviati a giudizio. Emiliano non avrebbe dovuto ricandidarli” dicono in coro i consiglieri pugliesi del M5S Barone Rosa, Bozzetti Gianluca, Casili Cristian, Conca Mario, Di Bari Grazia, Guarini Viviana e Laricchia Antonella.

Pentassuglia è accusato di favoreggiamento personale nei confronti di Archinà e i pentastellati commentano come “curiosa” la scelta del capogruppo PD di qualche giorno fa: i candidati scelti dal partito di Emiliano, dicono, erano Fabiano Amati già condannato per tentato abuso d’ufficio e quello che alla fine è diventato l’attuale capogruppo, il consigliere Mazzarano, rinviato a giudizio per illecito finanziamento ai partiti e millantato credito.

“Questo è il PD del magistrato Emiliano. Già in campagna elettorale diversi candidati nelle sue liste si erano “distinti” per presunte compravendite di voti e affini. In qualità di candidato alla Presidenza, ex segretario del Partito e soprattutto in qualità di ex magistrato antimafia, avrebbe dovuto impedire la candidatura dei consiglieri indagati, condannati e rinviati a giudizio tra le sue liste. Adesso dovrà fare i conti con gli elettori pugliesi che gli hanno dato fiducia” proseguono i neoeletti cinque stelle “Da oggi in Regione c’è una forza politica pronta a ricordare ogni giorno agli elettori chi sono i rappresentanti dei vecchi partiti all’interno delle istituzioni.”

E sul rinvio a giudizio dell’ex governatore della Regione Puglia Nichi Vendola commentano così: “Ridere con Archinà al telefono in merito alla situazione venutasi a creare in seguito allo strappo del microfono al giornalista Abate che incalzava Riva sul problema dei tumori a Taranto, rende già l’idea di quanto l’ex presidente della regione Puglia teneva più ai rapporti con gli industriali che al benessere della popolazione, mostrando una sottomissione che grava sulla pelle dei cittadini. Adesso aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Se qualcuno ha giocato con la vita dei tarantini dovrà pagare”.