«In questo periodo in cui l’agricoltura necessita fortemente di risorse per investimenti mirati che possano consentire a questo settore di essere un volano per l’intera economia del territorio, perdere queste occasioni è veramente una aberrazione». A parlare è il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera. L’oggetto, neanche a dirlo, sono i fondi europei che la Puglia rischia di perdere per mancata spesa.

«Siamo ancora in una fase di analisi prettamente quantitativa – continua L’Abbate – e già la Puglia si posiziona tra le peggiori regioni. Parliamo comunque di soldi dei cittadini italiani e pugliesi in particolare perché, è bene ricordarlo, il nostro Paese è contribuente netto del bilancio dell’Unione europea ed ogni euro che ci torna indietro ne costa due visto il cofinanziamento nazionale».

Mentre giace ancora al palo il nuovo piano di sviluppo rurale 2014-2020, bocciato dalla Commissione europea lo scorso maggio e che mette a repentaglio 1,6 miliardi di euro per i prossimi 7 anni solo per la Puglia, non va meglio per i fondi a disposizione della vecchia programmazione 2007-2013. Per l’Italia è a rischio il disimpegno di 1,4 miliardi di euro di fondi europei, da spendere necessariamente entro il 31 dicembre prossimo. A fronte di un budget assegnato dall’Unione europea al nostro Paese di ben 8,9 miliardi (a cui va aggiunto lo stanziamento nazionale di 17,6 miliardi), la spesa ancora da realizzare è pari al 15%. Tra le peggiori performance negative purtroppo anche la Puglia. La nostra regione è terza in termini assoluti di mancata spesa, con il rischio di perdere ben 162,1 milioni di euro. Va un po’ meglio in termini percentuali sulla spesa totale possibile: qui la Puglia è ottava tra le peggiori regioni, con un valore pari al 17,48%.

«Nell’attesa che il neo-governatore Michele Emiliano concluda i suoi ‘fuochi artificiali mediatici’ sulle nomine e inizi finalmente a lavorare seriamente per il futuro della nostra terra – conclude il deputato pugliese –  gli agricoltori devono pagare lo scotto di una classe politica che continua a non essere all’altezza del proprio compito. I numeri, per l’ennesima volta, smontano le poesie dell’ex Presidente Nichi Vendola che, a più riprese, si è vantato dell’abilità della Puglia nello spendere i fondi europei. In questo periodo di crisi, non possiamo permetterci il lusso di rispedire a Bruxelles assegni così corposi».