Sette a sei per il centrodestra. Il centrosinistra si riprende Trani, ma a bruciare sono soprattutto le sconfitte di Altamura e Cerignola, le città sulle quali avevano scommesso molto Antonio Decaro e Michele Emiliano. La tornata del ballottaggio conferma che non si può ancora celebrare il funerale del centrodestra.  A Trani, dicevamo, l’oscura eredità del sindaco Spina, è stata affidata a Amedeo Bottaro, giovane avvocato già in vantaggio al primo turno. Ha vinto con un perentorio 75%.

Abbastanza a sorpresa il risultato di Cerignola, dove si impone Franco Metta,  che recupera i 10 punti accumulati al primo turno nei confronti dell’antagonista Tommaso Sgarro, del centrosinistra come i sindaci vincitori a Mola di Bari (Giangrazio di Rutigliano), Latiano (Cosimo Maiorano), San Vito dei Normanni (Domenico Conte), Manfredonia (Angelo Riccardi) e Casamassima (Vito Cessa).

Avanti il centrodestra a Capurso (Francesco Crudele), Ceglie Messapica (Luigi Caroli), Carovigno (Carmine Pasquale Brandi), Oria (Cosimo Ferretti). Alla guida di una lista civica il vincitore di Mesagne, nel brindisino: Pompeo Molfetta.

L’ex magistrato Nicola Magrone, dopo aver visto sfaldarsi la propria maggioranza nella scorsa legislatura, viene riconfermato sindaco alla guida di uno stuolo di liste civiche.

Per certi versi il risultato più significativo è quello di Altamura, dove il candidato del PD Antonello Stigliano è stato sonoramente bocciato a vantaggio del discusso ex consigliere regionale di centrosinistra ora al centrodestra Giacinto Forte, uno dei saltatori della quaglia di questa tornata elettorale.