Questa di Palmisano è la storia vera…/che si svegliò di colpo a primavera….”

Corre una leggenda fra i Palazzi cittadini, specie quelli dove il Potere si asside per deliberare. E’ la leggenda della tessera respinta. Una tessera di SEL, il partito che Vendola fondò, pascolò e poi annegò alla vigilia delle regionali, quando manco il simbolo presentò, preferendogli un’anodina lista “di sinistra” senza segni e senza simboli, rossa giusto per farla vedere meglio. Se volete falci e martelli, andate al ferramenta.

Palmisano, che nel frattempo era diventato segretario cittadino di un partito ormai dissolto, invisibile, meno che virtuale, non si era accorto nemmeno che l’unico consigliere comunale che SEL aveva eletto in Consiglio Comunale, Pierluigi Introna, nel frattempo ha deciso di candidarsi in una delle liste civiche di Michele Emiliano.

Insomma, mentre lui sedeva soddisfatto sulla sedia di segretario cittadino, Vendola gli demoliva il partito attorno, lasciandogli solo una sedia, forse per non traumatizzarlo troppo o troppo in fretta. Quando si è accorto che di SEL non restava poi molto oltre un pallido ricordo, ecco che gli viene l’idea geniale: tesserare qualcuno. Scartabellando si accorge che l’unico assessore della Giunta Decaro alla quale poteva rifilarla con una certa qual logica, si chiama Silvio Maselli, cui va dato atto (questo giornale non è mai stato tenero con lui ma i fatti sono fatti) di non aver mai pensato a se stesso come estroflessione sellina o vendoliana.

E di fatti, Maselli non l’ha voluta: ha respinto la tessera: non sappiamo precisamente con quali espressioni, ma ci hanno assicurato che erano decise e volitive. Ora, però, Palmisano è nei guai perchè non potrà accampare più alcuna ragione logica per ottenere un “rimpasto” di giunta che dia spazio a SEL.

Spazio? Il punto è che Sel non esiste (più) al Comune di Bari, non c’è nella coalizione che sostiene Emiliano alle regionali. Perchè mai Decaro dovrebbe riservare un posto a un partito che non esprime più nulla in Consiglio Comunale? Alzare la voce adesso non ha molto senso. Nata come un partito padronale, Sel muore come ogni esperienza privata e limitata, Forse ora Palmisano si sveglierà sul serio.