Un “soffiata” che arriva in redazione come un refolo beffardo e al limite della credibilità. Ma la voce non trova smentite, che è anche più incoraggiante del non trovare conferme.

Desirée Digeronimo, ex pm antimafia della Dia barese, ex candidato sindaco con una lista civica che non è, al momento, riuscita a entrare in Consiglio comunale, sarebbe stata indicata da Luigi Vitali, commissario di Forza Italia per la Puglia, antifittiano di ferro, mandato direttamente da Berlusconi a domare i ribelli, al vicecoordinamento del partito pugliese.

L’avvenuta nomina, dicono sempre le voci, sarà comunicata domattina in una conferenza stampa che, a dire il vero, non è stata ancora convocata.

La Digeronimo non si era mai schierata né a destra né a sinistra, privilegiando la chiave civica del suo movimento, semplicemente chiamato con il suo nome, anche forse in continuità con la sua carriera da magistrato che non si è ancora interrotta. Se le voci dovessero rispondere a verità, la “neutralità” civica risulterebbe chiaramente interrotta e la funzione “antifittiana” della sua nomina andrebbe ulteriormente a inasprire le relazioni fra i seguaci di  Raffaele, che in Puglia sono numerosi e abbastanza determinati nonostante le “epurazioni” in atto, e l’establishment berlusconiano, arroccato attorno al commissario brindisino.

Sembrano così tramontare le ipotesi che vedevano la Digeronimo fra gli ultimi acquisti (politici) di Michele “Pigliatutto” Emiliano, con il quale l’ex pm si sarebbe incontrata poco prima delle primarie per stabilire il candidato del centrosinistra alle prossime regionali.