consiglio comunale

La corte dei Conti ha chiesto chiarimenti, il Comune non li ha ancora dati. Forza Italia lancia l’allarme, il Sindaco (che è anche Assessore al Bilancio) tranquillizza tutti e la definisce “una tempesta in un bicchiere d’acqua”. Al centro della questione, il rendiconto del 2011, per il quale la Corte ha rilevato una serie di “criticità” tra cui la tardiva approvazione dello stesso rendiconto, che prevede, con la nuova normativa, lo scioglimento del Consiglio Comunale. L’amministrazione mostra poi una certa cronica lentezza nel pagare i suoi debiti e rivela la peculiare caratteristica di aver contratto dei mutui senza averne mai utilizzato i fondi, nemmeno dando inizio ai lavori. In compenso ne sta pagando gli interessi.

E non è tutto: la Corte rileva ancora una scarsa propensione a recuperare i tributi non pagati, oltre sei milioni di euro, per i quali il tempo trascorso lavora a favore della loro inesigibilità. Sono somme che potrebbero concretamente non essere più in bilancio, se finiscono in prescrizione, così come le somme che corrispondono a debiti non pagati.

Antonio Decaro ha risposto che “Nessuno di questi rilievi ha nulla a che vedere con “le tasche dei cittadini” né con le imposte passate o future”  e che “gli stessi rilievi per cui il Comune sta predisponendo gli opportuni chiarimenti sono per noi un’ulteriore occasione per condividere con gli organi istituzionali e con i cittadini la totale legittimità degli atti predisposti e la piena trasparenza su cui si fonda il bilancio comunale. Quella stessa trasparenza che è valsa al Comune di Bari l’Oscar di Bilancio delle PA nel 2014 e la menzione tra i primi tre comuni virtuosi nelle precedenti edizioni del prestigioso riconoscimento nazionale. Se ne facciano una ragione gli amici di Forza Italia”.

Affermazione a cui ulteriormente Forza Italia, per mezzo di una dichiarazione del Senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri, risponde “Basta leggere la deliberazione con cui la Corte sottolinea pesanti irregolarità sul rendiconto 2011 e paventa il rischio di inattendibilità del bilancio del Comune di Bari per capire che le cose non stanno proprio come vuol farci credere il sindaco Decaro a cui naturalmente non si possono imputare dieci anni di amministrazione Emiliano – pur avendone fatto parte – ma che ha il dovere di fare chiarezza, di non nascondere la polvere sotto il tappeto e di riconoscere i fatti.”