«La nomina a Vicesindaco di Bari dell’esponente di Realtà Italia, l’assessore Brandi, per il valore simbolico e politico che quella funzione riveste si configura come un ulteriore slittamento al centro – quando non a destra – dell’amministrazione barese».

Sembra abbia subito un brusco risveglio Michele Losappio, presidente del gruppo regionale di Sel, il partito fondato da Nichi Vendola, per dieci anni governatore della Puglia. Non deve essersi neppure accorto che Vendola ha deciso di non presentare alcuna lista di questo partito alle prossime consultazioni regionali e che nella Giunta di Antonio Decaro non c’è neppure un assessore che si rifaccia a SEL.

Ma questo fatto non sembra lo abbia poi troppo impressionato se prosegue: «Concordando con il Segretario cittadino di Sel, Leo Palmisano  [riteniamo] che scelte di questo tipo debbano essere preventivamente verificate con i partiti della coalizione in una fase in cui le gravi emergenze che attanagliano Bari richiedono il rinvigorimento della originaria coalizione di centrosinistra piuttosto che una involuzione della stessa verso il modello dell’attuale governo nazionale».

Resta da capire se Losappio si stia accorgendo che Vendola ha smantellato il partito da lui stesso creato, per cui se c’è qualcuno che ha cominciato a “stingere” la sinistra pugliese in qualcosa di indefinibile e a “spingere” la coalizione in altre direzioni, è lo stesso Vendola.

Sul centro e la sua crescente partecipazione alla vita politica della città, intanto, c’è da registrare una convention, per il 24 gennaio alle 17, presso il Nicolaus Hotel di Bari, cui parteciperanno anche Bruno Tabacci, presidente di Centro Democratico, Lortenzo Dellai, presidente del gruppo parlamentare di Per l’Italia, Centro Democratico, in appoggio alla candidatura di Michele Emiliano alla presidenza della Regione Puglia.