primarie

Riceviamo e pubblichiamo, a seguito dell’articolo sulle regole delle primarie regionali del centrosinistra, un documento in cui dichiarano di non partecipare al tavolo delle trattative.

La battaglia elettorale non si vince al tavolo da gioco !
I Comunisti Italiani di Puglia giudicano fuorvianti le suggestive dichiarazioni entusiaste ed i contestuali scambi di accuse tra i maggiorenti politici locali, così come riportate dalla cronaca politica quotidiana degli organi di informazione locali e nazionali.
Un agire politico assai spregiudicato ed insensibile a fronte di una disoccupazione devastante, una caduta dei consumi e la desertificazione delle più consolidate aree di insediamento produttivo agricolo, industriale e commerciale, il crollo d’ogni aspettativa di ripresa, compreso l’accentuarsi d’un grave degrado di valori etici collettivi che alimenta una mancanza di senso civico anche nelle relazioni interpersonali.
I maggiorenti sia di maggioranza che di opposizione -dopo aver sostanzialmente rinsecchito i rispettivi partiti e rimescolato i propri riferimenti culturali organizzati- a conclusione del decennio vendoliano, piuttosto che perseguire il senso del dovere collettivo presentando ai pugliesi il bilancio consuntivo della loro azione politico amministrativa, si avvinghiano in estenuanti schermaglie e biechi trasversalismi ante-primarie, alla ricerca del miglior destino per le loro personalissime “carriere”.
Ne è esempio eclatante la “lentezza” dell’azione di modifica della legge elettorale regionale che ognuno dei ‘contraenti’ propone a misura propria. Essa va adeguata sia al ridotto numero dei consiglieri da eleggere, sia nei riferimenti alla legislazione statale su cui grava il giudizio di incostituzionalità espresso della Corte Costituzionale.
Noi Comunisti Italiani di Puglia giudichiamo assai pregiudizievole il voler proseguire, anche da parte delle forze politiche democratiche costituzionaliste e di sinistra, in quella gravissima frattura del dettato Costituzionale rappresentata dal principio fittizio di “governabilità”, ormai garantito solo dall’omogeneizzante accordo tra opposti schieramenti, che accompagnato a soglie di sbarramenti percentuali esprime il peggio della cultura elettorale maggioritaria.
Lanciamo un forte richiamo alle forze democratiche e di sinistra sulla necessità inderogabile a recuperare ogni possibilità unitaria, per uscire dal torpore elettoralistico e ricondurre utilmente alle urne l’intero corpo elettorale e politico della Puglia, ricostruendo la rappresentazione integrale del voto elettorale che per sua stessa natura è nel sistema di voto proporzionale puro.
Riproponiamo alle forze politiche organizzate della sinistra tutta l’impegno ad assumere la Carta Costituzionale come premessa e come attuazione d’un nuovo agire politico riorganizzato, per conseguire l’obiettivo di riflettere in modo più esatto possibile nella prossima Assemblea Regionale tutti i gruppi sociali e le forze politiche che partecipano alle elezioni. Rigettando così ogni ipotesi di formazione di un governo della Puglia “monopartitico e/o bipolare” anche a seguito di una elezione con una netta minoranza di voti.
Bari, 4 ottobre 2014
Franco De Mario
Dip.to Reg.le Enti Locali PdCI Puglia.