L’ELENCO DEI CANDIDATI PIU’ SUFFRAGATI:

Per la lista “Città Insieme”: Alfonso Pisicchio 6485; Vito Lacoppola 6283; Michele Abbaticchio 5919; Michelangelo Cavone 5740; Domenico Vitto 4578; Francesco Natilla 4053; Giuseppe Valenzano 3501; Antonio Stragapede 3324; Francesca Pietroforte 2761; Domenico Cardascia 2530; Michele Laporta 2481; Nicola Piergiovanni 2207; Saverio Patimo 2206.

Per la lista “Terre democratiche”, in ogni caso legata al centrosinistra: Sergio Povia 1801; Giambattista Fasano 1060.

Per la lista “Alleanza per la Città Metropolitana” (centrodestra): Anta Maurodinoia 7104; Giuseppe Carrieri 3802; Luigi Lorusso 3207; Fabio Romito 3100; Pasquale Pomodoro 2961; Giuseppe Lovascio 2802; Franco Leggiero 2198.

BARI  – Lacoppola, Abaticchio, Pisicchio e Cavone per la lista1 Città Insieme, Sergio Povia per la lista2 Terre Democratiche, Romito, Carriera, Maurodinoia e Lo Russo per la lista3 Alleanza per la Città Metropolitana. Sono questi i primi nomi degli eletti al Consiglio Metropolitano che sbucano dalle urne. In totale spetteranno 10 consiglieri alla lista1, solo 1 alla lista2 e 7 alla lista 3.

Con un’affluenza del 94,71% e 663 votanti dei 700 aventi diritto, alle ore 20 si sono chiuse le operazioni di voto per il consiglio metropolitano. Le operazioni di spoglio delle schede si svolgono in Sala Giunta, e sono iniziate appena chiuse le urne. Terminate le fasi preliminari, mentre all’esterno una folla di candidati chiede di poter entrare, cosa assolutamente impossibile viste le difficili condizioni logistiche in cui si trovano ad operare gli scrutatori, sono iniziate le operazioni di spoglio vere e proprie.

Tre le liste per eleggere i 18 consiglieri: Città Insieme, la lista unitaria del centrosinistra che raggruppa Pd, Sel, Realtà Italia, Cantieri dal Basso, Puglia in più e Iniziativa Democratica; Terre Democratiche, della sinistra autonoma; Alleanza per la Città Metropolitana, che riunisce tutto il centrodestra. Le schede elettorali sono di colori diversi, indicative rispetto alla fascia di appartenenza del comune. Bari per esempio ha una scheda gialla. Il sistema di voto è sulla falsa riga di grandi elettori nel sistema americano, una preferenza su una scheda grigia può valere 800 voti, su una scheda di un altro colore può valerne 80. Questo rende praticamente impossibile stilare una graduatoria in tempo reale.

Le operazioni di spoglio procedono una maniera piuttosto tranquilla, seppur in condizioni logistiche molto difficili per pubblico e giornalisti. Ci sono state una mezza dozzina di contestazioni.