Non ci sarà una seconda votazione come la prima: il prossimo Consiglio Metropolitano vedrà protagonisti i cittadini. Basta con le votazioni di secondo grado, che permettono il proliferare di strani accordi e ancora più strani risultati. Parola di Michele Emiliano, segretario regionale del PD e, soprattutto, aspirante prossimo governatore o meglio Sindaco di Puglia.

Michele Emiliano ha convocato una conferenza stampa a tamburo battente, poche ore dopo che erano stati diffusi i risultati delle elezioni metropolitane in quattro delle cinque ex province pugliesi, compresa quella di Bari, che è l’unica della Puglia ad avere lo status di metropolitana a tutti gli effetti.

Elezioni di cui abbiamo già riferito in altro articolo. E che non siano andate come sperava (anche se esordisce con un “sono molto contento” ma la voce è roca e il viso triste: non deve essere solo stanchezza), ce lo conferma che non ritiene una buona cosa che si voti in questo modo: eletti anni fa che esprimono altri eletti in contesti socio-politici spesso profondamente mutati.

“L’abrogazione costituzionale delle Province dovrà produrre le aree vaste, lì dove non ci siano le aree metropolitane” dice Emiliano. “Non è possibile governare luoghi dove magari insistono un centinaio di Comuni (come in Salento per esempio, n.d.r.) senza un’entità intermedia fra il Comune stesso e la Regione: appunto l’Area Vasta”.

E la sostanziale sconfitta del Centro sinistra pugliese (che perde nella Bat, a Taranto  e Lecce e non vince benissimo a Brindisi, Bari e Foggia) Emiliano l’attribuisce soprattutto alle farraginosità del sistema elettorale e alla sostanziale anarchia nella formazione delle liste. “Chiunque si poteva presentare” finisce con l’ammettere. E ancora “tutti quelli che dovevano essere eletti, sono stati eletti”.

Persino quell’Alfonsino Pisicchio, ci permettiamo di chiosare noi, che in cambio del sostegno a Antonio Decaro con la sua piccola lista fai da te,  voleva un assessorato ma non avendolo ottenuto, ha potuto presentarsi e vincere, come il più suffragato del centro sinistra, al Consiglio Metropolitano, prendendosi voti non suoi in territori non suoi, visto che (dice Ubaldo Pagano, segretario provinciale del PD) “Pacta sunt servanda”. Infatti.

E per quanto dichiari all’inizio che non parlerà delle regionali, fatalmente il discorso finisce per andare a parare lì. A iniziare dal “non sappiamo ancora contro chi ci confronteremo” per passare poi al “abbiamo un candidato che finora ha speso un botto di soldi per mettere dei manifesti in tutta la Puglia” (Nino Marmo, n.d.r che intende presentarsi alle fantomatiche primarie del centro destra) per concludere che “non ci saranno allargamenti di alleanza che non vengano discussi al tavolo del centro sinistra” e lo dice la parola stessa,dunque “non possiamo allearci con il Nuovo Centro Destra” una rassicurazione all’amico-alleato Nichi Vendola.

Non esulta Emiliano: sa benissimo che la partita delle regionali è apertissima. Francesco Schittulli si è affermato alla grande anche in questo ultimo contest elettorale, piazzando la sua “ragioniera di Triggiano” Anita Maurodinoia al primo posto assoluto con oltre settemila preferenze. E’ lui il nemico da battere perchè pur tra mugugni e dispetti, Fitto saprà arrivare in formazione compatta all’appuntamento decisivo. Ci sarà  davvero poco da scherzare.