Le primarie regionali del centrosinistra si avvicinano e gli animi si scaldano e così capita che tra i candidati Dario Stefano (Sel) e Michele Emiliano (Pd) volino parole grosse – o caratteri pesanti – su Twitter.

L’ex sindaco sceriffo era stato accusato di voler instaurare un’intesa tra Pd e Forza Italia, un’iniziativa commentata sul social network da Stefano come: “Lo scempio del centrosinistra e della politica”. L’accusa è stata subito rispedita al mittente in pieno stile Emiliano: “Sei alla frutta se devi immaginare complotti”, rincara la dose Michelone, definendo l’ex assessore regionale all’Agricoltura: “Frutto di un accordo trasversale e occulto e mi meraviglio che tu voglia usare questa accusa contro di me”.

La risposta non è piaciuta a Stefano che ha replicato su Twitter con: “Ho posto una questione politica generale e tu mi rispondi con gli insulti personali. Forse non ti rendi conto: quelle parole non offendono solo me, ma i miei sostenitori, il partito che mi ha voluto capolista in Puglia, la giunta di cui ho fatto parte insieme a diversi colleghi del ‘tuo PD’, Nichi Vendola che mi propose di diventare suo assessore”.

“Ti ho già invitato, nelle settimane scorse, a frenare la tua irruenza che ti porta a stravolgere il senso delle primarie […] Siamo competitori che hanno deciso di affidare ai propri elettori la scelta di chi dovrà rappresentarli. Se continui a buttarla in rissa finisce, inconsapevolmente e inevitabilmente, per screditare la nostra alleanze e confondere i nostri sostenitori”.

Stefano conclude con un invito: “Confrontiamoci sul merito dei problemi rispettandoci. Io l’ho sempre fatto. Tu no. Tu mi sfidi a giocare a rugby ma la politica è altra cosa. Abbiamo davanti 90 giorni di campagna elettorale, non sprechiamoli”.