consiglio comunale

Eletto il presidente del Consiglio Comunale, bisogna nominare il vicepresidente. Nonostante le frizioni nella coalizione di centrodestra sul nome, è possibile che ai consiglieri venga messa la museruola da Roma. Il Movimento Schittulli vuole la Maurodinoia ma, alla fine dovrebbero spuntarla Forza Italia e le volontà di Raffaele Fitto. La prescelta è una donna: Irma Melini. Il momento della verità sarebbe mercoledì 27 agosto con convocazione alle ore 9. Pprimo punto all’ordine del giorno, proprio l’elezione del vicepresidente. A seguire Commissione elettorale, costituzione delle commissioni consigliari permanenti e speciali, la costituzione della conferenza dei capigruppo, gli indirizzi sulle nomine nelle società partecipate. Fin qui l’articolo 6 del regolamento del Consiglio Comunale è rigido e non ammette ignoranza. La vera notizia, però, è quella che in queste ore ha fatto venire diversi mal di pancia ai neo consiglieri.

Oggi i capigruppo di maggioranza hanno avuto un coccolone, quando si è iniziato a mettere in piedi l’ordine del giorno del  prossimo Consiglio. All seconda convocazione, infatti, bisognerà già fare una votazione con gli occhi e le orecchie chiusi e il naso tappato. In arrivo la prima stangata: un debito fuori bilancio di circa 2,5 milioni di euro: il pagamento delle rette per i minori ricoverati presso strutture assistenziali con provvedimento del Tribunale dei minorie, relative all’anno 2013 e quindi non coperte per incapienza di bilancio. L’altra delibera in discussione è un provvedimento su un diniego per una tipizzazione. In altre parole viene negata la ritipizzazione di un suolo a un provato, pare nella zona della Fiera del Levante. Entrambe saranno iscritte con procedua d’urgenza all’ordine del giorno. L’ultimo punto, invece, sono le dichiarazioni programmatiche del sindaco Decaro che, ai sensi dell’articolo 7 del regolamento comunale, devono essere presentate entro 30 giorni dall’insediamento del Consiglio comunale. In bocca al lupo a tutti, tanto al Consiglio comunale quanto ai cittadini perché, per quanto possa essere una votazione dura da mandare giù, i soldi sono pur sempre i loro.