Il Regionale di Michele Emilano è partito e non intende fermarsi prima di arrivare a Governare la Puglia. Nell’arco delle ultime 48 ore, sono arrivati tutti i permessi e le rassicurazioni. La prima è quella di Elena Gentile che gli garantisce di non intralciargli i binari. Dal Tavolo del Centro Sinistra, poi, giunge la sicurezza che, di fatto, gli unici due convogli autorizzati per le primarie del Pd di fine novembre saranno il suo e quello, con meno vagoni, di Guglielmo Minervini. L’ultimo passaggio è la benedizione del premier Matteo Renzi, per il quale nulla osta che Michelone diventi “il sindaco di Puglia”.

Tutto è pronto, il treno ha fischiato, bisogna affrettarsi. Già domani al Circolo Barion, Emiliano incontrerà sindaci e consiglieri pugliesi per firmare una lettera in cui loro esprimono la propria volontà che lui diventi il nuovo presidente di Regione. C’è stato poco tempo per organizzarsi, è vero, ma tranquilli, la lettera la porta Michele, gli amministratori devono solo firmare.

Ecco il testo della lettera,

“Caro Michele,

in questi dieci anni la Puglia di Vendola ha svolto, in larga parte, una buona azione di governo che ha cambiato il volto della nostra Regione in materia di promozione sociale, di rilancio culturale, di salvaguardia ambientale, nelle politiche della salute, del lavoro e dello sviluppo.

Questo è avvenuto in un decennio colpito dalla più grande crisi economica globale, peraltro contraddistinto da una politica Europea del rigore che ha ristretto la spesa pubblica dell’Ente regionale e dei Comuni.

Ci siamo ritrovati a governare le nostre città con la tenaglia del patto di stabilità e, assieme a te, su questo fronte abbiamo condotto battaglie politiche per far valere il diritto di spesa rispetto alla capacità di buona gestione degli enti locali.

Abbiamo costruito un fronte unico per la salvaguardia della nostra terra ispirandoci alle battaglie per la legalità, per la tutela dei beni pubblici, per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, per la buona amministrazione, trasparente ed efficiente.

Oggi, a dieci anni dalla nascita della “primavera pugliese”, abbiamo dinanzi a noi l’opportunità e la responsabilità di tutelare il lavoro buono realizzato e di rilanciare la sfida del cambiamento della nostra Regione con lo sguardo rivolto a nuovi obiettivi.

La Puglia, a cominciare dall’esperienza del suo capoluogo e di moltissimi comuni, nel panorama meridionale ha assunto un ruolo di capofila, di buon esempio su molti fronti, superando, con i fatti, le sterili rappresentazioni negative del Mezzogiorno, che continuano ad essere riproposte da un certo nordismo leghista.

Noi riteniamo sia maturo il tempo per diventare una moderna regione Europea, oltrepassando l’asticella che abbiamo raggiunto. Oggi più che mai il ruolo delle città è centrale nelle scelte di governance.

Abbiamo bisogno che il futuro presidente di regione non sia “il governatore” ma sia uno di noi, un fratello maggiore dei sindaci pugliesi. Abbiamo bisogno che il suo sguardo sulle cose tenga sempre presente il punto di vista dei territori e delle comunità, che la sua voce sia la nostra voce.

La “Baricentricità” della regione deve essere superata dalla capacità di costruire un sistema Puglia. Siamo 4 milioni e mezzo di abitanti, cioè l’equivalente di una medio-piccola città del mondo. La nostra aspirazione è di essere capaci di vivere la regione come se fosse un’unica città, vicina ai cittadini, esaltando le peculiarità e le unicità territoriali, in grado di costruire un governo diffuso con i sindaci e gli amministratori locali.

È questa la strada per plasmare una Regione moderna, che sappia emergere a livello nazionale e internazionale avendo cura, allo stesso tempo, di risolvere ogni giorno questioni concrete che possono migliorare la qualità della vita dei pugliesi.

Una Regione che sappia dare attenzione e pari dignità e opportunità a tutti i territori, da San Severo a capo Santa Maria di Leuca, dal comune più piccolo a quello più grande.

Noi sindaci e amministratori locali desideriamo essere uno strumento per fondare un nuovo rapporto tra la Regione e pugliesi. Conosciamo meglio di chiunque altro i problemi e le potenzialità delle nostre comunità, siamo in prima linea ogni giorno per dare risposte ai cittadini, spesso dobbiamo fare i conti con i nostri limiti, a causa delle ristrette competenze comunali e dei lacci che di anno in anno stritolano i bilanci pure quando le città vengono amministrate con efficienza e oculatezza.

Riteniamo che Tu, Sindaco di Bari per 10 anni, come noi hai la sensibilità, l’esperienza e le capacità giuste per poter prendere in mano questo progetto di cambiamento necessario alla Puglia per rilanciare i nostri territori.

Vogliamo sentirci parte del Governo che verrà, non essere mai più abbandonati dentro i corridoi dei freddi numeri della contabilità o nella cieca burocrazia che ferma lo sviluppo e la vita delle persone.

Vogliamo sentirci in trincea in questa straordinaria battaglia che è la politica, intesa come passione in grado di cambiare la vita di uomini e donne in carne ed ossa. Per questo ti chiediamo di candidarti e vorremmo sentirci candidati con te, per una Puglia che sia un’unica comunità. Vogliamo un presidente di Regione che sia il fratello maggiore dei Sindaci pugliesi”.