Dopo festa della coalizione di centrodestra e la presentazione dei candidati del Pd tocca a Realtà Italia. Giacomo Olivieri, responsabile nazionale del partito che per un soffio non è riuscito a scippare ad Antonio Decaro la candidatura alle primarie del centrosinistra, sa bene di avere il coltello dalla parte del manico. Realtà Italia cresce nei sondaggi. Un risultato inimmaginabile solo fino a qualche mese fa. Il merito dell’incredibile escalation è anche del suo leader, uno di quei politici che non la manda a dire. Uno di quelli che risponde a qualunque provocazione con la consapevolezza di chi sa bene quanto, alla fine, contino solo i voti.

Olivieri è un fiume in piena sul palco. Presenta i suoi trentasei candidati (112 complessivamente, calcolando quelli ai cinque Municipi) e dice di puntare molto sul risultato di Andrea Dammacco, candidato presidente al II Municipio. «Vincere qui – dice perentorio ai suoi – significherebbe dimostrare ai baresi come avremmo governato la città se fossimo riusciti a vincere le primarie». L’avvocato è certo che Realtà Italia sarà, insieme a poche altre forze politiche, capace di raccogliere i voti dei delusi e di chi ormai non crede più in niente.

Il saluto di Antonio Decaro è la testimonianza di quanto – in termini numerici – Realtà Italia significhi per la coalizione di centrosinistra. E poi la risposta a chi lo accusa di essere un demagogo sulle questioni legate alla povertà. «Bari ha bisogno di concretezza – spiega – A volte le cose più semplici sono quelle di cui la gente ha più bisogno. Ecco perché, nonostante mi abbiano consigliato di utilizzare un altro termine, io ribadisco la nostra volontà di adottare le famiglie baresi in difficoltà».

Ma che significa? Per ora sono cinque i nuclei familiari in serie difficoltà economiche assistiti in ogni loro necessità. Olivieri e un altro manipolo di politici di buona volontà assicurano loro una vita il più normale possibile, dal pagamento delle bollette al cibo. E non solo.  «Cerchiamo altre persone in grado di sostenere i bisogni dei più poveri – tuona – Dopo le elezioni, poi, saranno i consiglieri comunali a farsi carico della cura di altre famiglie. Tutto questo senza pensare di sostituirsi a un sistema che deve provvedere a tutti in egual misura. Comunque vada sapremo di non esserci risparmiati, di aver fatto il possibile per cambiare davvero la nostra città, essendo parte integrande di una coalizione in cui vogliamo essere comprimari e non gregari». Nel video l’intervista a Giacomo Olivieri.