«Mi riferiscono di gente che telefona a casa delle persone per andarle a prendere e portare al seggio, non c’è niente di illegale in questo, ma getta un’ombra sul modo di intendere le primarie».

Desirèe Digeronimo non fa nomi e cognomi, ma parla di “scoperta dell’acqua calda” a proposito del polverone alzatosi in questi giorni sui voti comprati alle primarie, come si può sentire nel video che pubblichiamo.