In quasi 21mila si sono recati alle urne, ieri, per scegliere il candidato sindaco del centro-sinistra per Bari. Un’affluenza record che ha sancito Antonio Decaro come concorrente alla poltrona di primo cittadino.

«Ora sono il candidato sindaco grazie alle primarie più partecipate d’Italia – ha commentato Decaro – È un’investitura popolare che mi dà una forza e una convinzione enorme. Da domani inizia la vera battaglia. Quella per battere un centrodestra che ha paura di fare le sue primarie, ma evidentemente si appassiona alle nostre. Ringrazio tutti quelli che ho incontrato in questi pochi ma intensi giorni di campagna elettorale e tutti quelli che hanno partecipato a queste primarie. Bari mi ha dato tanto in questi anni. Ora è venuto il tempo per me di restituire alla città.»

Una vittoria sofferta, però, quella di Decaro che passa con il 53% dei consensi, tallonato da Giacomo Olivieri al 42 %, non priva di polemiche e veleni. Prima tra tutte la decisione del Pd, a metà giornata, di sospendere il rilascio delle ricevute di voto, un cambiamento delle regole in corsa che potrebbe spingere Olivieri a richiedere l’annullamento del voto.

Per il momento il candidato sindaco non se ne preoccupa, anzi, ha commentato a caldo:

«Ho vinto queste primarie e sono felice. Ho vinto non tanto contro i miei competitor, che ringrazio e saluto, ma contro chi ha tentato di rovinare questa festa democratica. Nonostante quello che mi raccontavano da qualche seggio, io sono sempre stato sereno, perché girando per la città mi accorgevo che l’affetto delle persone perbene era straordinario».