primarie

Un codice etico condiviso da tutti i candidati e pubblicazione degli estratti conto corrente per le spese delle campagne elettorali. È la proposta lanciata dal candidato sindaco di Bari per Realtà Italia, Giacomo Olivieri, ai concorrenti per le primarie del centro-sinistra.

“I candidati a questa prima sfida elettorale si incontrino per redigere un codice etico e per dire no a chi vuole inquinare queste primarie così serene – dichiara in un comunicato Olivieri – Chiediamo  primarie che coinvolgano davvero tutti sulla base di una grande operazione di trasparenza. Senza i cittadini si allontanano dalla politica e noi tutti abbiamo il compito di riavvicinare quel 50% di elettori ormai sfiduciati – e conclude – Proprio in virtù della trasparenza di queste primarie, lancio un appello a tutti i candidati a fare come me, pubblicando sul sito internet del loro movimento o partito, un estratto del conto corrente con il quale portare a conoscenza dei cittadini i fondi utilizzati per far fronte alle spese sostenute per questa campagna elettorale. Nulla deve essere celato. Un’amministrazione vicina ai cittadini deve essere prima di tutto sincera”

A riguardo, abbiamo chiesto il parere di Pietro Petruzzelli, candidato sindaco per il Pd, che,a proposito della pubblicazione delle spese della campagna elettorale ha dichiarato:

«Io non ho problemi rispetto alla trasparenza e alla pubblicizzazione delle spese sostenute. Io, per esempio, lo farò alla fine della mia campagna per le primarie. Certo, c’è molto di volontarismo nella gente che mi dà una mano, però ci sono anche una serie di spese che stiamo sostenendo che saranno tutte documentate, com’è giusto che sia. Quindi quanto alla trasparenza io non ho problemi. Io stesso, nel 2010, ho fatto attuare l’Anagrafe degli Eletti al Comune di Bari, uno strumento che pubblicizza il reddito, gli interessi economici e le posizioni politiche di tutti i consiglieri comunali e assessori. Io sono un sostenitore della trasparenza, pertanto non ho problemi a sostenere la proposta di Giacomo».