Ha già incassato il via libera di Michele Emiliano («L’unico che può reggere il ruolo») e anche di Sinistra Ecologia e Libertà. Forse Antonio Decaro non si sente ancora il candidato ufficiale del centrosinistra alla poltrona di sindaco di Bari, ma forse la strada per diventarlo potrebbe non essere troppo ripida. Il consigliere regionale e parlamentare Pd sarà dunque parte attiva alle primarie del centrosinistra del 23 febbraio, e ha già impostato la propria strategia per la campagna elettorale. Una strategia, almeno per ora, improntata su una forte sinergia e condivisione di idee tra “capitano” e “soldati”, come evidenziato anche dall’hashtag ufficiale #iomicandidoconte.

“Se stiamo insieme – scrive Decaro sul suo profilo Facebook – se pensiamo insieme, se ci impegniamo insieme, sono sicuro di due cose. La prima è che ci divertiamo. La seconda è che non ci batte nessuno”.

Condivisione di idee e nessuna spesa folle sembra siano, quindi, i capisaldi della campagna del parlamentare, insieme a una breve e lista di ciò che promette di non fare in caso sia eletto sindaco. La lista comprende dieci tra cose da non fare e atteggiamenti da non tenere, ed è per questo già stata ribattezzata “Decarogo”:

1. Non dirò mai “Non è mia competenza”.
2. Non presenterò mai un libro che non ho letto.
3. Non toglierò le multe agli amici (chissà quanti voti perdo dopo questa frase…).
4. Non convocherò tavoli, non chiederò verifiche, non farò rimpasti, non passerò alla fase due, non lancerò piattaforme programmatiche e proposte strategico-politiche.
5. Non dirò mai “È colpa dell’amministrazione precedente”.
6. Non risponderò al telefono (neanche ai giornalisti) quando sto con le mie bambine.
7. Non parteciperò a più di 3 processioni in un giorno.
8. Non affiderò le aziende municipalizzate ai trombati della politica.
9. Non dirò mai “Bari porta d’Oriente” e “Puglia piattaforma logistica del Mediterraneo”.
10. Non farò promesse irrealizzabili. Preferisco perdere le elezioni e non perdere la faccia.