A parlare è Davide, autista volontario del 118, vittima incolpevole dell’accaduto. Sabato mattina, verso le 9.30, l’ambulanza guidata da Davide interviene per una chiamata arrivata dal porto di Bari. Una famiglia albanese è appena sbarcata, ma il padre, che soffre di depressione e per questo assume dei farmaci, è in forte stato confusionale, non riconosce le persone.
Quando il mezzo arriva al porto, trova due pattuglie della Guardia di Finanza e una della Polizia, l’uomo appare tranquillo, anche se, riferiscono gli agenti, ha tentanto di aggredirli.

Espletati i controlli di rito, si avviano verso il policlinico, senza scorta loro malgrado, con il figlio dell’uomo seduto in cabina al fianco di Davide che guida. Dietro, con il paziente, ci sono le due donne. Nei pressi del Castello, improvvisamente, l’uomo inizia a masturbarsi. La soccorritrice, spaventata, riesce a rifugiarsi nella nicchia che dà accesso alla cabina di guida. La dottoressa, invece, viene aggredita dall’uomo che la sbatte a terra con violenza e le blocca la testa con un piede. La prontezza di Davide gli fa guidare l’ambulanza davanti all’ingresso della questura e, attirando l’attenzione degli agenti, ad intervenire in soccorso della dottoressa, iniziando così una violenta colluttazione.

Grazie alla prestanza fisica di Davide e all’intervento degli agenti, l’uomo viene ammanettato, mentre il figlio dello stesso fugge via, senza dare spiegazioni.

“Ci aspettavamo di essere scortati dagli agenti – prosegue Davide – invece hanno chiamato i Carabinieri perché essendo fuori dai cancelli della Questura non era di loro competenza, o almeno questo ci hanno detto. È finita con 10 giorni di prognosi alla dottoressa, per un trauma cranico non commotivo, e 7 a me per le contusioni. L’uomo, non sappiamo per quale motivo, non è stato arrestato, tanto che il giorno dopo è stato dimesso e adesso è libero, chissà dove. Ce la siamo vista brutta, la dottoressa è ancora sotto shock e ogni volta che parliamo dell’accaduto piange, ci fosse stato con noi l’infermiere, come dovrebbe essere di solito, sarebbe stato diverso, ma siamo sotto organico. Da adesso non ci muoveremo mai più senza scorta in caso di pazienti che prendono psicofaramaci. Abbiamo paura”.

Se ci fosse stato l’infermiere, se fossero stati scortati come richiesto, se…
Se avesse avuto un coltello nascosto invece?