A parlare così è una delle mamme che questa mattina, intorno alle 9.30, ha rischiato-  così ci ha raccontato – di perdere le figlie per folgorazione a causa di una dispersione elettrica nelle acque della piscina al lido Nautilus, sulla strada che collega Giovinazzo e Molfetta.

Da un po’ di tempo a questa parte, ogni mattina i bambini di un asilo di Bitonto vengono portati nella struttura per trascorrere qualche ora in spensieratezza. Oggi, però, qualcosa deve essere andato storto, a giudicare da quello che ci hanno riferito. A quanto pare – la notizia è tutta da verificare e a farlo speriamo siano le autorità competenti – la tragedia è stata evitata solo grazie ad un maestro della scolaresca che, accortosi di quanto stava per succedere, ha impedito che i bambini si tuffassero.

Abbiamo voluto sentire la struttura e raccogliere la loro versione. Al telefono, il signor Cantatore,  responsabile della spiaggia ci ha detto: “Non abbiamo nessuna scolaresca di Bitonto, un paio d’anni fa si, ma non adesso. La notizia non è vera, nella zona della piscina non ci sono nemmeno i faretti, si figuri se può esserci dispersione elettrica”.

Ad inizio stagione la struttura, come tutte le attività, dovrebbe essere stata sottoposta ai controlli di rito da parte delle autorità preposte. Sulla vicenda bisognerebbe fare piena luce, così come bisognerebbe intensificare e rendere più efficaci gli accertamenti all’inizio della stagione balneare.

Di certo è che la vicenda è particolarmente complicata, soprattutto per la doppia e completamente discordante versione dei fatti. Perché la mamma si sarebbe inventata tutto? E se fosse vero perché la struttura avrebbe negato tutto?

Antonio Loconte