La riunione, avvenuta ieri, è stata l’occasione per un consuntivo del lavoro svolto finora dal commissario straordinario Carlo Fuortes, in carica dai primi mesi del 2012. Il piano di risanamento di Fuortes ha portato il bilancio del Teatro da un passivo di circa due milioni di euro a un attivo, se pur leggero, di 64mila euro.

Un lavoro a cui il commissario vorrebbe ora affiancare un piano di investimenti a medio e lungo termine. La sua intenzione sarebbe sia far assorbire al Teatro l’Orchestra della Provincia, la cui posizione lavorativa è a rischio per l’abolizione delle Province stesse, sia dare al Petruzzelli un posto ancor più di rilievo in Italia e in Europa.

I prossimi giorni saranno comunque cruciali, dal momento che mancano solo due settimane alla scadenza del mandato di Fuortes. Un mandato che il ministro dei Beni Culturali Massimo Bray si appresterebbe a rinnovare per altri sei mesi nonostante il no del sindaco Emiliano, che vorrebbe ritornare al timone del Teatro tramite la Fondazione Petruzzelli.

Rimane irrisolta anche la questione dell’appartenenza del teatro stesso. Uno scontro che vede di fronte il Comune di Bari e la famiglia Messeni-Bevagna, che ne rivendica la proprietà anche, ma non solo, a seguito della nullità dell’esproprio operato ai suoi danni nel 2006.

A riguardo, il ministro Bray auspica la possibilità di “raggiungere una soluzione condivisa”, come si legge in una nota del Ministero. Sullo stesso piano il Presidente della Regione Vendola, stanco di «una vicenda che si trascina da troppi anni, di contenzioso giudiziario in contenzioso giudiziario». «Noi pensiamo – prosegue Vendola – che il Parlamento debba dire una parola definitiva», per favorire il ritorno del Petruzzelli «alla legittima titolarità della città di Bari».

13 giugno 2012

Giorgio Scapparone Suma