L’operazione, denominata “Marenero”, ha visto gli sforzi congiunti della Guardia di Finanza di Bari e di Taranto, e ha consentito di far luce su un gruppo che da tempo operava tra i due capoluoghi nell’ambito del contrabbando di gasolio. Sono scattate le manette per 73 persone e sono state sequestrate 28 autocisterne, che venivano regolarmente usate per il trasporto e lo scarico del carburante precedentemente rubato.

I dettagli delle indagini e del blitz saranno diffusi in una conferenza stampa nella tarda mattinata di oggi, ma già alcune informazioni sono trapelate. La banda agiva con un metodo ormai consolidato. La prima fase del contrabbando era il furto di gasolio dalla raffineria Eni di Taranto, gasolio destinato alla navigazione e dunque, per legge, sottoposto a una tassazione molto più bassa. Il prodotto veniva poi rivenduto in nero ad alcuni distributori e depositi compiacenti, che riuscivano quindi a realizzare importanti guadagni. Per ora nessun commento da parte dei vertici locali dell’Eni.

11 giugno 2013

Giorgio Scapparone Suma