Due pezzi nella prima parte, il Notturno di Bruch, per viola, clarinetto e pianoforte,  e il Trio in La minore, per clarinetto, violoncello e pianoforte, hanno emozionato il pubblico, portandolo nel giusto stato emotivo per accogliere la terza opera, il Quintetto per pianoforte in La maggiore, di Antonin Dvořák, splendidamente eseguito da Janelle Fung (pianoforte), Julie Eskar (violino), Cordelia Paw (violino), Ettore Causa (viola), Jonah Kim (violoncello).

«Questo quintetto di Dvořák è una delle pietre miliari del repertorio cameristico – ci spiega il maestro Fernando Altamura, direttore esecutivo del BIMF – è uno dei quintetti più importanti. In 45 minuti di musica affronta elementi folcloristici e di melanconia legata al suo territorio. Si esplorano dei territori musicali bellissimi».

Il pubblico è parso gradire la bellezza dell’opera e la raffinata e appassionata esecuzione dei cinque artisti sul palco, capaci di interpretare un Dvořák dal carattere kitsch come il più elegante dei compositori di corte. Il prossimo appuntamento coi concerti del BIMF è per sabato 1 giugno, alle 20.30 all’auditorium Vallisa, con l’esecuzione del titolo “Morte”.

30 maggio 2013

Pasquale Amoruso