Oggi, dalle ore 09:00 alle ore 17:00, nel Parco Don Tonino Bello di Poggiofranco, si è tenuta la quarta maratona radiofonica antimafia a conclusione del progetto Radio Kreattiva 2013. Gli alunni delle 23 scuole medie coinvolte hanno presentato alcune delle attività svolte nei laboratori durante l’anno scolastico, confrontandosi e intervistando ospiti legati all’antimafia sociale, ma anche al mondo della cultura e dello spettacolo.

Questi gli ospiti: il procuratore Capo della Repubblica di Torino Gian Carlo Caselli (che ha aperto la giornata con un intervento telefonico), il sindaco di Bari Michele Emiliano e il testimonial di Radio Kreattiva 2013, musicista da sempre attivo nella lotta alle mafie, Roy Paci.

Ancora: il sostituto procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Dentamaro,  il presidente di Libera Puglia Alessandro Cobianchi, Francesca e Vito Marchitelli, genitori di Gaetano (il giovane barese ucciso da un proiettile vagante durante una sparatoria a Carbonara nel 2003) e la band barese U’Papun.

Roy Paci ha dichiarato: «E’ da giornate come queste che deve partire la speranza: questi ragazzi rappresentano la purezza necessaria a vincere la battaglia contro la mafia, e noi musicisti dobbiamo continuare a dare voce a chi non ce l’ha, con l’aiuto dei nostri testi e della nostra musica».

Emiliano invece ha detto: «Tutte le carenze di organico sono una sottovalutazione del fenomeno mafioso a Bari. Il livello di guardia deve rimanere alto. Abbiamo un elenco di famiglie a rischio mafia ed è lì che vogliamo entrare per stanare il problema dall’interno».

Tornando sulla polemica relativa alla chiusura del lungomare, il Sindaco ha dichiarato: «E’ bene tenere chiuso il traffico nelle sere estive per facilitare a poliziotti e carabinieri un maggior controllo di un’area che inevitabilmente diventa zona franca per spaccio e malavita. Finché il provolone del presidente Ferorelli non capirà che gli unici a protestare contro questa chiusura sono i ristoratori collusi con la mafia, e abbiamo le intercettazioni, non risolveremo il problema».

Carmen De Benedictis