Il prestigioso Ente si è presentato in Puglia, al Politecnico di Bari, illustrando le proprie attività e i progetti futuri, mostrando anche alcuni capolavori della propria collezione, in continua espansione. Una raccolta di significative immagini realizzate da alcuni dei più affermati fotografi internazionali: dall’India degli slums di Amar Kanwar, ai peperoni anni ’30 di Edward Weston, dal bondage estremo del giapponese Nobuyoshi Araki, al Sudafrica dell’apartheid di Bob Gosani e Jodi Bieber, fino alla video arte più d’avanguardia, ovvero Ai Weiwei e Milica Tomic.

Tessere di un mosaico a comporre una storia intesa come evoluzione continua, scoperta e sperimentazione per testimoniare i cambiamenti continui della società e dell’uomo. Fondazione Fotografia propone di formare giovani talenti attraverso un’offerta completa e ricca, illustrata da Alice Bergomi, dell’Ufficio Didattica e formazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: “Il Master biennale si svolge in una sede didattica che è una vera e propria scuola, dove gli studenti hanno a disposizione una biblioteca specializzata, un laboratorio, una camera oscura, una sala atelier per preparare mostre. Il corso è rivolto a coloro che hanno scelto la fotografia o il videomaking come ambiti principali della propria ricerca. La didattica si struttura in 5 percorsi e in workshop tenuti da alcuni dei più importanti professionisti internazionali del settore. Lo studente potrà sviluppare un proprio percorso culminando con l’allestimento di una mostra finale. Il costo – spiega Bergomi – è di 7500 euro, ma sono disponibili borse di studio per venire incontro alle esigenze di tutti nell’attuale periodo di crisi”.

Un investimento importante per coloro che puntano decisamente su un settore sempre più importante dell’arte e della comunicazione, reso più accessibile dalle nuove tecnologie, ma non per questo alla portata di tutti. Servono sensibilità, mano delicata e talento per l’osservazione. Per intenderci, non è affare rivolto ai patiti di Instagram o hipster con una reflex al collo, spuntati come funghi dal sottobosco dei Social.

15 maggio 2013

Nico Andrisani