È finita. Mercoledì 24 aprile si è svolta la finale di Una Voce da Pub, il contest ideato da Marco Protano in cerca della voce perfetta per le serate con gli amici. Si è concluso con una serata di altissimo profilo, presentata da William Volpicella con la giusta dose di ironia e formalità. La giuria tecnica aveva Nabil Salameh dei Radiodervish in qualità di presidente, come giurati Serena Fortebraccio e Gabriella Schiavone delle Farualla, Alessandro Pipino dei Radiodervish, Pino Porsia già nei Folkabbestia, Angelo Pantaleo già negli al daraWish e Luciana Manco giornalista di Losthighways, oltre al sottoscritto. Scusate se è poco direbbe qualcuno.

È finita con una jam session tra la giuria e il vincitore Angelo Piergiovanni, stremato, emozionato, visibilmente commosso, che forse per mero senso del pudore ha trattenuto un pianto liberatorio. Liberatorio sì. Chi ha seguito assiduamente il contest sa che Angelo non ha saltato un appuntamento da quando è iniziato Una Voce da Pub. Il concorrente più grande anagraficamente parlando, si è presentato con molta umiltà, non ha mai nascosto le difficoltà personali, non ha ostentato ambizioni di vittoria e ha seguito tutte le sfide, conquistando le simpatie dei colleghi. Ha tifato per loro e con loro ha gioito e sofferto. Forse proprio la sua sensibilità gli ha permesso di entrare nei pezzi che ha cantato, rendendoli suoi, arrivando a strappare voti e applausi anche agli amici degli contendenti. Una cosa non da poco.

Celeste Corrado, Alessandra Valenzano e Giuseppe Citarelli ce l’hanno messa tutta per vincere, sfoderando performance tecnicamente ineccepibili o andando a toccare le corde più profonde della propria emotività. Tutto questo è arrivato, al pubblico e alla giuria. Ecco perché devono continuare a crederci, devono continuare a cantare e a provarci. La musica è passione e sacrificio. Non c’è spazio per imbonitori e saltimbanchi.

Una Voce da Pub dunque si è concluso. Per tre mesi ha dato gratuitamente spazio e visibilità a 24 cantanti in cerca di una palco o di una chance. Ognuno di loro, in qualche modo, ha avuto la possibilità di mostrare le proprie capacità, confrontandosi con altri cantanti, ricevendo impressioni e suggerimenti dai tanti professionisti del mondo musicale e della comunicazione che si sono alteranti in giuria durante questo lungo percorso. Da Carlo Chicco direttore artistico di Controradio ai musicisti Antonio Cariddi e Giuseppe Capasso, dal giornalista del Corriere del Mezzogiorno Luigi Quaranta all’insegnante di Canto Rossella Antonacci al designer Amleto Melgiovanni. Tutti gli iscritti hanno lavorato fianco a fianco col Maestro Rosario Le Piane, musicista di grande esperienza con cui hanno preparato al meglio i pezzi per la gara e con cui si sono esibiti. Della loro partecipazione resta traccia sul web, un video da poter utilizzare a proprio piacimento come strumento di autopromozione oggi indispensabile per chi è agli inizi. Tutto questo con le sole forze di Marco Protano, coadiuvato dallo staff del locale e dagli amici del Joy’s pub.
Scusate se è poco.