L’entusiasmo, si sa, è contagioso, ed è forse per questo che, almeno in apparenza, il livello di tensione era decisamente sotto la norma di una gara. Sia come sia, il clima della serata è stato decisamente piacevole, gli stessi singers erano visibilmente rilassati, chi più chi meno ovviamente, e questo a tutto beneficio del pubblico e della loro performance.

Come ha notato la stessa giuria, rispetto alle selezioni vi è stata un’ evidente crescita qualitativa, accentuata probabilmente anche dalla scelta dei pezzi: se in passato abbiamo ascoltato Mengoni e la Zilli, ieri è toccato ai Cure e ai Muse, fino ai Morcheeba e i Massive Attack. Un cambiamento niente male davvero, forse più incline sia all’età dei concorrenti che della giuria e degli avventori del Joy’s.

Stratagemmi da contest? Può essere, e ben vengano se servono a esaltare le proprie doti canore, non c’è niente di male in questo. Tutto sommato, significa aver dedicato del tempo alla preparazione della sfida, come fanno i professionisti prima di salire su un qualsiasi palco.

A fine serata, immancabile, è arrivato il verdetto della giuria, il primo ad essere ammesso alle semifinali è Giuseppe Citarelli, per Alessandra Caradonio, Caterina Cavallone e Celeste Corrado la sfida ora si sposta online con una novità: dai quarti di finale, i like ricevuti dai video pubblicati sulla pagina facebook del Joy’s  Pub vengono dimezzati, pur continuando ad essere sommati a quelli espressi tramite le schede di voto compilate durante le serate. Il sostegno degli amici diventa quindi ancora più importante, del resto esprimersi in un contesto favorevole agevola e migliora la performance, questo è fuori discussione.

Amici del Joy’s e dei concorrenti, dateci dentro, potreste essere decisivi.