In principio era il vinile e fu tempo di consolle con due piatti e un mixer, poi il cd e i CDj, poi il Vj, poi il computer, insomma questo mestiere non si ferma mai. Quale sarà la prossima evoluzione secondo te?
I software al giorno d’oggi sono a livelli molto alti per qualsiasi tipo di necessità abbia il DJ. Spero più che altro in una evoluzione dei controller e dei touch screen che permetta al “laptop dj” di poter essere anche interessante da guardare oltre che da ascoltare. Non si può negare: lo schermo del laptop, esteticamente, crea una barriera spiacevole tra noi e il pubblico, questa barriera va eliminata.

Vinile versus Cdj versus pc: alcuni tuoi colleghi non sanno usare i vinili, oppure usano solo il pc o i cd. Ritieni che siano professionalmente completi?
Certo, se sanno fare un bel dj set per me sono professionalmente completi qualsiasi formato utilizzino. Sia per curiosità che per creatività ho seguito un po’ tutte le evoluzioni nella tecnologia e tecnica del djing anche se non ho mai amato il CD come formato. Al momento uso Ableton che mi consente il massimo di libertà e creatività. Il vinile invece rimane ad oggi il formato che, oltre a un indiscusso sex appeal, permette la migliore fedeltà sonora disponibile sul mercato, e quando posso lo rispolvero… anche se purtroppo la qualità del vinile può essere solo valorizzata con il giusto mixer, la giusta puntina, la giusta amplificazione e un adeguato sound system. In Italia, ahimè, i locali in grado di garantire queste caratteristiche si contano sulla punta delle dita.

Cosa pensi dei djSet con personaggi famosi in consolle? Scherzando possiamo dire: esercizio abusivo della professione?
Non ne ho mai visto uno, li conosco solo per sentito dire. Mi piace pensare che il pubblico abbia il senso critico per far sparire le pagliacciate alla stessa velocità con cui sono state inventate…Mi potreste rispondere che la Politica Italiana ha dimostrato il contrario…e io potrei cambiare argomento.

Concorrenza numerosa, nuove leve agguerrite: è difficile la carriera in consolle?
Far carriera in consolle è sempre stato difficile e di sicuro al giorno d’oggi senza qualche buona produzione musicale alle spalle non riesci a farti conoscere fuori dalla tua provincia. Allo stesso modo il produttore di musica elettronica non può più campare vivendo solo in studio, deve esibirsi per sbarcare il lunario. Ho sempre interesse per le nuove leve e ricordo bene come alcune “vecchie guardie” mi trattavano quando muovevo i primi passi, non voglio identificarmi con loro. Tengo molto più al parere di un giovane dj che non a quello di una vecchia guardia. Non condivido il punto di vista di chi dice che l’house music è morta, che una volta era tutto più bello, che adesso fa tutto schifo. Il fenomeno di cui si parla molto adesso, l’EDM… dà il voltastomaco anche a me, ma allo stesso modo mi dava il voltastomaco tantissima musica di 20 anni fa.

Vita privata di un dj: far tardi per lavoro, vivere la notte e non vedere il giorno, le relazioni sociali…fare il dj costringe a delle rinunce?
Sto facendo il lavoro dei miei sogni, per me non è una rinuncia.

21 marzo 2013

Gianluca Lomuto