Secondo la Prima Commissione di Palazzo dei Marescialli del Csm, l’inchiesta aperta a carico del procuratore avrebbe determinato un indebolimento del suo ruolo di direzione della procura e avrebbe anche comportato una minore indipendenza del magistrato.

Le indagini della procura di Lecce, che ieri sono terminate con la richiesta del rinvio a giudizio di Laudati, riguardano l’ipotesi di reato di favoreggiamento nei confronti dell’imprenditore pugliese Paolo Tarantini, nell’ambito del processo sulle escort e nel quale sarebbe indirettamente coinvolto anche il cavaliere Silvio Berlusconi.

Laudati, quindi, il prossimo 8 aprile dovrà presentarsi di fronte alla Prima Commissione del Csm:  davanti ai giudici si farà difendere dall’ex pm di Mani puliti Piercamillo Davigo. Nell’ambito della procedura avviata dal Consiglio Superiore della magistratura potranno essere ascoltati anche altri magistrati.

Nel corso di una “pre istruttoria” che il Csm ha effettuato negli scorsi mesi, sono già stati sentiti il procuratore generale di Bari Antonio Pizzi e i pm Pasquale Drago, Anna Maria Tosto e Giorgio Lino Bruno.

20 marzo 2013

Margherita Micelli Ferrari