Nasce a Bari, il progetto ‘Un teatro di tutti’, ovvero sette compagnie in un solo cartellone autofinanziato, di scena fino a maggio all’Auditorium Vallisa. L’obiettivo è quello di contenere i costi, facendo fronte ai tagli delle istituzioni, ma anche di offrire spettacoli di qualità e innovativi a un prezzo ragionevole.

Dieci gli spettacoli in programma, a cominciare dalla pièce collettiva in scena questa sera, proseguendo in un caleidoscopio di proposte che spaziano dalla video-arte al body-painting, dal teatro sociale, alla musica e alla danza contemporanea. Sfaccettato il cartellone, simboleggiato da tante sedie tra le quali ne spicca una rossa, a significare che al centro dell’iniziativa c’è proprio lo spettatore: in scena artisti del calibro dei Radicanto, Badathea e Tubbacatubba, ma anche compagnie e associazioni che sanno ricercare come Terrae/Nova Artistudiom, la Federico II Eventi e Junior Dance Company, sino ai padroni di casa della Vallisa.

A coordinare il progetto ci sarà Saverio Fiore: “In un momento difficile di fruizione culturale – ha spiegato – il protagonista non è certo l’attore, il musicista, il ballerino o il tecnico, ma lo spettatore che, con l’acquisto del biglietto, testimonia il proprio consenso e apprezzamento al lavoro svolto dagli operatori dello spettacolo. Si tratta, insomma, di una condivisione non solo degli spazi, ma anche delle ragioni”. Una specie di spending review dove però non si risparmia sulle idee o sulla fattura del progetto artistico.

Contenuti i prezzi: 12 euro per il singolo spettacolo (10 euro in ridotto), 80 per l’abbonamento all’intera rassegna nello splendido e suggestivo scenario della chiesa del Borgo Antico. Il Collettivo ha già in cantiere la stagione 2013-2014: “Auspichiamo – ha aggiunto Fiore – di arrivare a 10 , anche 12 compagnie. Sarebbe davvero il massimo. CI possiamo inventare tutto, ma se non coinvolgiamo il pubblico possiamo anche restare a casa”.

13 marzo 2013

Nico Andrisani